Marrazzo/ Inchiesta va avanti, e alla Regione si pensa al dopo

Marrazzo/ Inchiesta va avanti, e alla Regione si pensa al dopo Pdl: autosospensione illegittima, dimissioni subito

Roma, 26 ott. (Apcom) - Alla Regione Lazio si apre il dopo-Marrazzo, con il Pdl che insiste nel chiedere le immediate dimissioni del governatore, autosospeso per essere rimasto vittima di un ricatto da parte di 4 carabinieri, arrestati con l'accusa di aver chiesto denaro per non diffondere un video compromettente. Ed il caso giudiziario, con l'inchiesta che va avanti e rischia di allargarsi, diventa caso politico.Il Pdl va all'attacco. L'autosospensione "non è legittima", sul caso Marrazzo siamo "pronti ad azioni legali", fa sapere il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri, dopo una riunione con i parlamentari laziali del suo partito. Dunque, subito alle urne, non si può arrivare a fine marzo. Ma il vicepresidente della Regione Lazio Esterino Montino, ora reggente, richiama il centrodestra ad un atteggiamento di maggiore responsabilità istituzionale.La posizione del Pdl però rischia di far venir meno la certezza che l'istituto dell'impedimento, breve e motivato, possa condurre fino a gennaio, in modo da garantire che le elezioni si possano tenere a fine marzo. Così rischia di avvicinarsi la data delle dimissioni, al voto si dovrebbe andare dopo 90 giorni. Per il centrosinistra, ormai senza un candidato che fino a due giorni fa era scontato, sarebbe lo scenario peggiore. Anche se un candidato definitivo neppure il centrodestra lo ha ancora ufficializzato.Ai nuovi vertici del Pd ed al nuovo segretario Pierluigi Bersanitoccherà la scelta di chi mettere in campo per una partita che si annuncia assai complicata. Così restano sul tappeto i nomi di alcuni big: non solo l'ex leader democratico ed ex sindaco di Roma Walter Veltroni, ma anche l'europarlamentare David Sassoli ("Non dico nè di no nè di sì: sarà l'assemblea regionale del partito che si occuperà di guidare questa fase difficile"), e ancora Giovanna Melandri, Roberto Morassut (in corsa per la segreteria regionale con Franceschini.Ieri, in una intervista, Marrazzo ha ammesso: "Ho sbagliato. Inquesta storia ne esco a pezzi, maciullato, messo alla gogna percolpa di chi si è infilato nella mia vita privata in una mattinadi luglio", il giorno dell'irruzione in un appartamento di viaGradoli, a Roma, quando i militari lo hanno sorpreso in compagnia di un transessuale.Marrazzo è stato sottoposto "a uno stress fisico epsichico che lo ha colpito fortemente" e con l'autosospensione"si è preso qualche settimana di tempo per tornare allanormalità", ha detto l'attuale presidente reggente della RegioneEsterino Montino, ricordando comunque che Marrazzo è "unavittima: lui ha fatto degli errori nella sfera personale".

© RIPRODUZIONE RISERVATA