Crisi/ Berlusconi: il peggio è passato; Draghi: ripresa debole

Crisi/ Berlusconi: il peggio è passato; Draghi: ripresa debole Governatore: persi 650mila posti lavoro, e non è finita

Roma, 30 ott. (Apcom) - La crisi ha toccato il fondo portandosi via 650 mila posti di lavoro l'anno scorso e altri ne mieterà entro fine anno. E non è detto che la debole ripresa in atto abbia la forza di camminare sulle sue gambe, ovvero senza il sostegno delle politiche economiche fino ad ora decise, a meno di avviare subito il cammino delle riforme. E' il messaggio lanciato oggi dal governatore della Banca d'Italia Mario Draghi, intervenendo alla Giornata mondiale del risparmio.Anche il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è convinto che il peggio sia ormai passato e, in un messaggio, ha assicurato che il governo adotterà tutti i provvedimenti necessari per favorire il rilancio dell'economia reale. Il Governo, ha detto, adotterà "tutti i provvedimenti che si renderanno necessari a favorire l'uscita dalla crisi e rilancio dell'economia reale".Tuttavia l'impatto della crisi sull'occupazione è stato forte ed è lungi dall'essersi esaurito. In un anno, ha detto Draghi, da settembre 2008 a settembre 2009, sono stati persi 650.000 posti di lavoro ed è probabile che negli ultimi mesi del 2009 ci saranno ulteriori perdite, ha affermato Draghi: "Registreremo presumibilmente ulteriori perdite di occupazione in questi mesi finali dell'anno"."La fase più acuta della crisi - ha aggiunto - è superata: il Pil è tornato a crescere nel terzo trimestre, dopo oltre un anno di continua flessione. Tuttavia, se i sondaggi qualitativi delineano dalla primavera un quadro più favorevole, restano deboli i segnali quantitativi, soprattutto sulle componenti interne della domanda".

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