Tremonti/ Nasce il 'Comitato'. E Fini: giusto no vice premier

Tremonti/ Nasce il 'Comitato'. E Fini: giusto no vice premier Forse sabato incontro a Capri. E in Senato assalto fronda no Irap

Roma, 30 ott. (Apcom) - I tre coordinatori, il quadrumvirato dei capigruppo, un suo fedelissimo e sopra tutti, ovviamente lui: Giulio Tremonti. Fuori i ministri economici: gli esponenti del governo potranno semmai essere "invitati" di volta in volta e a seconda degli argomenti trattati. Il 'Comitato' creato ad hoc per mettere il silenziatore alla polemica che da giorni stava agitando il governo, ha preso forma due sere fa, in un incontro che si è tenuto a via dell'Umiltà, presenti La Russa, Verdini, Marco Milanese e Nicola Cosentino. Ed è a immagine e somiglianza del responsabile di via XX settembre.Un modo per salvare la forma, ma nella sostanza la guardia deicolleghi resta altissima intorno al 'superministro', e ilmalumore viene a mala pena nascosto dietro la parola più in vogain questo momento nel governo e nel Pdl: collegialità. Parolache, per esempio, usa il ministro per lo Sviluppo economicoClaudio Scajola, decisamente non in buoni rapporti con Tremonti.Ma a mettere l'accento sulla svolta di 'democrazia interna' (peraltro sempre auspicata) è anche il presidente della Camera,Gianfranco Fini, che, in un'intervista a Bruno Vespa per il suoprossimo libro, parla per la prima volta ufficialmente dellavicenda, si dice "soddisfatto" della soluzione trovata e,soprattutto, ci tiene a sottolineare di aver detto a Berlusconiche "non c'era nessuna ragione perché Tremonti diventasse vicepresidente del Consiglio".Niente che non si sapesse, si fa notare nel suo staff. Eppuresono parole che, a pochi giorni di distanza dall'armistizio diArcore, sembrano rilanciare il ruolo che il co-fondatore del Pdlha giocato e intende continuare a giocare. D'altra parte è noto che i rapporti tra i due sono stati tutt'altro che idilliaci negli ultimi tempi e che Fini ha 'bocciato' l'uscita del responsabile dell'Economia sul posto fisso almeno quanto la sua rigidità sul taglio dell'Irap. Sabato mattina, tuttavia, la terza carica dello Stato e Tremonti potrebbero avere un faccia a faccia: entrambi, infatti, saranno ospiti a Capri del Convegno dei giovani industriali.Insomma, la formula magica "coniugare rigore e sviluppo" non basta a risolvere i problemi della maggioranza e a dimostrarlo c'è la partita che si sta giocando al Senato sulla Finanziaria, la 'creatura' che Tremonti voleva preservare dalle infiltrazioni di quello che considera il 'partito della spesa'. Alla faccia del no già ricevuto dal ministero dell'Economia, il Pdl ieri (questa volta con la Lega) ha ripresentato un emendamento per un primo taglio dell'Irap da attuare già nella manovra. La rigidità di ieri del vice ministro Giuseppe Vegas si è trasformata in un "vedremo in Aula".

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