Nucleare/No nuke day, mobilitazione riparte da Montalto di Castro

Nucleare/No nuke day, mobilitazione riparte da Montalto di Castro Dal luogo simbolo, oggi protesta contro il nucelare

Roma, 31 ott. (Apcom) - "No Nuke Day", oggi, sabato 31 ottobre,la mobilitazione contro il nucleare riparte dal luogo simbolo,Montalto di Castro, dove la centrale nucleare - ora centraletermoelettrica Alessandro Volta - non fu mai terminata, bloccata20 anni fa dalle proteste e dallo stop al nucleare sancito dalreferendum popolare.Il "No Nuke Day" è una iniziativa organizzata e promossa daLegambiente in collaborazione con il Comune di Montalto diCastro. Una giornata di mobilitazione nazionale contro ilnucleare: l'appuntamento è in piazza Giacomo Matteotti dalle ore9 alle 14, dove ci saranno dibattiti, laboratori di educazioneambientale, stand espositivi e informativi, con un modellino dicasa geotermica, illuminazione a led, una mostra sul disastro diCernobyl, materiale informativo sulla certificazione eriqualificazione energetica, una raccolta firme, ma ancheprodotti tipici locali della buona Maremma con gli agricoltoridel posto che saranno lì ad offrire bruschette e oli indegustazione."Montalto di Castro nella vulgata che sta uscendo, potrebbeessere il sito addirittura per due nuovi reattori nucleari",sottolinea il coordinatore della segreteria nazionale diLegambiente Maurizio Gubbiotti, spiegando: "Così riparte lamobilitazione, torniamo a Montalto con la stessa determinazionecon la quale siamo stati e abbiamo vinto tanti anni fa. Anche see non avremmo voluto oggi dover parlare di nuovo di nuclearequando le vere sfide, anche a livello internazionale, sonorisparmio energico e fonti alternative pulite"."Sarà una grande mobilitazione nazionale - assicura Gubbiotti -domani parte una mobilitazione con il coinvolgimento di tutta larete associativa e produttiva e anche delle istituzioni. Unamobilitazione che durerà nel tempo contro questa scelta diritorno al nucleare che è contro gli interessi della popolazionee del territorio, ed è fuori tempo nel mondo. No ha futuro".La Maremma inoltre - ricorda Legambiente - ha già pagato un caroprezzo come polo energetico con le centrali di Civitavecchia eMontalto. Un territorio che invece di turismo, ambiente eprodotti tipici ha fatto il suo vanto.Gtu

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