Afghanistan; Nuova legge famiglia autorizza stupro mogli
Roma, 31 mar. (Apcom) - Malgrado l'intervento armato in
Afghanistan per spodestare il regime talebano e l'impegno delle
forze alleate, con l'Italia incaricata della ricostruzione del
sistema giuridico del paese, il governo afgano ha recentemente
votato una legge (ancora non pubblicata) che rappresenta un duro
colpo ai diritti delle donne afgane.
Secondo fonti delle Nazioni Unite la nuova legge legalizza lo
stupro del marito nei confronti della moglie, obbliga le donne a
"concedersi" al marito senza opporre resistenza, vieta alle donne
di uscire di casa, di cercare lavoro o anche di andare dal
dottore senza il permesso del consorte e affida la custodia dei
figli esclusivamente ai padri e ai nonni; insomma rispetto ai
tempi del regime talebano, poco o nulla è cambiato per le donne
afgane.
La mossa del governo rappresenta, secondo alcuni parlamentari
contrari e molti gruppi umanitari, il tentativo del presidente
Hamid Karzai di incassare il sostengo dei fondamentalisti
islamici, in vista delle elezioni presidenziali di agosto.
Secondo L'Independent, il provvedimento di legge è frutto delle
pressioni esercitate dall'Iran, che mantiene uno stretto legame
con la minoranza sciita afgana.
"E' una delle peggiori leggi mai votate dal parlamento in tutto
il secolo" ha tuonato Shinkai Karokhail, deputata afgana
impegnata a battersi contro la legge: "E' totalmente sfavorevole
alle donne e renderà loro ancora più vulnerabili".
La costituzione afgana permette agli sciiti, che rappresentano
circa il 10 per cento della popolazione, di avere una legge sulla
famiglia basata sulla giurisprudenza sciita tradizionale. Ma al
tempo stesso sia la costituzione che vari trattati internazionali
firmati dall'Afghanistan, garantisco pari diritti alle donne.
Bfr
311013 mar 09