Fini a Perugia con in tasca cerino Governo. E un senatore in più

Roma, 5 nov. (Apcom) - La sintesi di un giorno di riunioni, contatti e continui cambi di rotta la fa un parlamentare di Fli dopo aver sentito al telefono Gianfranco Fini: "Dobbiamo ripassare il cerino a Berlusconi senza perdere la faccia...". Come lo sta decidendo in queste ore il Presidente della Camera, in costante contatto telefonico con i più fidati big futuristi. Soppesando pro e contro di uno strappo (senza però addossarsi l'onere della crisi), valutando rischi e benefici di un'ulteriore proroga dell'ora x.Il ventaglio delle ipotesi va dal traumatico appoggio esterno (accompagnato da una rilancio programmatico e 'diluito' dalla promessa di fedeltà al mandato elettorale) fino a una road map programmatica, ipotesi sostenuta dalle ultracolombe. In mezzo, riferiscono alcune fonti, spunta anche un'ipotesi che appare difficilmente praticabile, ma che va comunque registrata: la richiesta di un Berlusconi bis.Deciderà Fini, giurano i falchi. Seguiremo il Presidente, promettono le colombe. Ma il pressing è forte, perché la fazione più oltranzista chiede un ulteriore strappo e la componente moderata prova a frenare. Certo l'ex leader di An non avrà letto con indifferenza le parole sulla stabilità pronunciate da Giorgio Napolitano. Sembra che dell'intervento di Fini sia già pronta una bozza, ma ancora priva del passaggio sul segnale di discontinuità da inviare al Cavaliere. Di certo sarà un discorso duro, in cui Fini attaccherà nuovamente il premier e la sua idea di forza alternativa alla sinistra. Un intervento condito da una più o meno esplicita candidatura alla guida del futuro centrodestra e dalla necessità di archiviare il berlusconismo degli ultimi quindici anni.A Perugia, intanto, si annuncia anche una novità 'parlamentare': il senatore del Pdl Piergiorgio Massidda dovrebbe intervenire dal palco della convention per annunciare il passaggio a Futuro e libertà. Si tratterebbe dell'undicesimo senatore finiano.