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Giovedì 11 Novembre 2010
Pompei/ Parla l'ex soprintendente Guzzo: allarmi inascoltati
Pompei/ Parla l'ex soprintendente Guzzo: allarmi inascoltati Il professore: "Pericoli evidenziati in uno studio sin dal 1997"
Milano, 11 nov. (Apcom) - L'allarme per possibili crolli delle rovine di Pompei era conosciuto sin dal 1997, anno in cui fu realizzato un primo studio sullo stato dei monumenti, poi aggiornato nel 2005, come spiega l'ex soprintendente di Pompei, Pietro Giovanni Guzzo che commissionò la relazione."Tutta quanta la città antica di Pompei, nei suoi elevati cioé nelle parti verticali che ancora si conservano - dice lo studioso - è stata censita dal punto di vista dello stato di conservazione". La relazione ha consentito un intervento immediato sul 30% dei monumenti; la parte rimanente, pari al 70%, però non era comunque mantenuta nello stato ideale. "Quindi - continua Guzzo - corre dei pericoli che possono andare dalla perdita di qualche parte ai crolli come si sono verificati la settimana passata".La relazione, denominata "Un piano per Pompei" suddivideva le aree a rischio in tre tipologie, differenziate con colori diversi a seconda della necessità d'intervento: giallo per il meno urgente, arancio per il livello intermedio, rosso per i casi più gravi.
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