Precari/ In migliaia scesi nelle piazze: Il nostro tempo è adesso

Precari/ In migliaia scesi nelle piazze: Il nostro tempo è adesso Con una promessa: E' solo l'inizio. Cgia: Sono 4 mln e aumentano

Roma, 9 apr. (TMNews) - E' stato il giorno dei precari. Sono scesi in decine di migliaia nelle piazze di oltre 50 città italiane per rivendicare il diritto al futuro, accogliendo l'appello lanciato su internet dai promotori dal comitato 'Il nostro tempo è adesso'. Da Palermo a Milano passando per Napoli e Roma. L'avanguardia di un universo, quello del precariato, che la Cgia di Mestre quantifica in 4 milioni di persone e che continua ad aumentare.Nella Capitale, precari, stagisti, studenti, ricercatori, free lance hanno sfilato numerosi in una street parade rumorosa e colorata, da piazza della Repubblica fino al palco del Colosseo tra piece teatrali, riflessioni sulla Costituzione con la lettura di un messaggio del presidente emerito della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro e soprattutto il racconto di chi il precariato lo subisce da anni sulla propria pelle; nel corteo il leader della Cgil, Susanna Camusso, ed esponenti dei partiti dell'opposizione. A Napoli ad un lungo corteo anche disoccupati e gli operai della Fiat di Pomigliano. E ancora tanti i giovani ad Ancona, Bari, Milano, Torino, Firenze, Bologna, Palermo e in altre città. Una manifestazione a tappe, promossa per dire "basta" ai diritti oggi negati", per far sentire la loro "voce" contro un mondo del lavoro che li relega ai "margini del sistema produttivo, mortificandone le competenze e cancellando ogni possibilità di realizzazione personale"."Serve una riforma del mercato del lavoro e dobbiamo dare una risposta collettiva perché da soli non andiamo da nessuna parte. Solo un'azione collettiva potrà riuscire a cambiare la situazione. Ci sono tantissime piccole reti in tantissime realtà e noi abbiamo messo insieme queste reti. E' andata benissimo. Stasera è soltanto l'inizio", hanno sottolineato i componenti del comitato promotore.

apcom

Sabato 09 Aprile 2011

Precari/ In migliaia scesi nelle piazze: Il nostro tempo è adesso

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