Referendum/ Pd-Terzo polo: ora governo via. E Di Pietro dice no

Referendum/ Pd-Terzo polo: ora governo via. E Di Pietro dice no Bersani: Divorzio tra Berlusconi e il paese, Lega rifletta

Roma, 13 giu. (TMNews) - Il quorum è stato raggiunto, i referendum hanno ottenuto il 57% e soprattutto i sì hanno ottenuto un plebiscito. Tanto basta per Pd e Terzo polo a chiedere al governo di trarre le conseguenze di una così sonora sconfitta delle loro leggi e dimettersi. Ma c'è di più: il 95% di consensi per l'abrogazione del legittimo impedimento, infatti, hanno rappresentato, secondo le opposizioni, un messaggio preciso al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, anche perchè quei voti, evidentemente, non arrivano solo dal centrosinistra. Si è dissociato dalla richiesta di dimissioni Antonio Di Pietro che ha chiesto di "non strumentalizzare" il voto."Stavolta non riesco a non ridere, per quanto ce la metta tutta...", ha esordito Pier Luigi Bersani in conferenza stampa. Il segretario del Pd è soddisfatto e non lo ha nascosto: "E' stato un referendum sul divorzio tra il Governo e il Paese. Questo eccezionale fenomeno di partecipazione ha detto chiaramente che il Governo è su una strada diversa dal Paese, vive su un altro emisfero", perciò "ora tocca a noi dare risposte positive". Bersani ha ribadito che non ha mai chiesto "l'ora X per il governo" ma ha anche osservato che "sarebbe da irresponsabili" da parte della maggioranza e di Berlusconi "non riflettere" su questo voto. Il leader del Pd è tornato anche a battere, come ha fatto dopo le amministrative, sulle difficoltà tra i due alleati, Pdl e Lega: "Si può anche stare con uno che perde, se tu vinci, si può stare con uno che vince e tu perdi, ma stare con uno quando si perde entrambi merita una riflessione, spero la Lega la faccia".(segue)

apcom

Lunedì 13 Giugno 2011

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