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Giovedì 23 Dicembre 2010
Università/ Bagnasco ai giovani: non perdere mai la speranza
Università/ Bagnasco ai giovani: non perdere mai la speranza Serve impegno comune per migliorare cose, con onestà-intelligenza
Roma, 23 dic. (Apcom) - . Ai giovani che in questi giorni manifestano in Italia contro la riforma universitaria, il cardinale arcivescovo di Genova e presidente della Conferenza episcopale italiana, Angelo Bagnasco, ha rivolto questa mattina l'invito a "non perdere mai la speranza", e a "guardare" anche alla "luce davanti a noi". Nel tradizionale messaggio natalizio per gli auguri alla città e alla diocesi, riportato oggi dall'Ossservatore Romano, il cardinale ha spiegato che "nelle cose umane ci sono tante difficoltà, ci sono sempre state, perché, lo sappiamo, la perfezione non esiste". L'invito è quindi a un impegno comune "perché le situazioni migliorino, senza però pregiudizi, ideologie particolari e con molta fiducia".Il porporato ha poi affermato che "le strutture pubbliche e sociali sono sempre migliorabili", ma servono "intelligenza e onestà per capire le cose come sono". Inoltre, ha invitato a non guardare il futuro sempre con animo pessimistico, perché, ha concluso, "qualche volta ho l'impressione che si potrebbe guardare di più la luce che è davanti a noi e non solamente le ombre".La situazione economica "da quello che mi risulta, raccoglie dei segni positivi che danno fiducia anche al mondo del lavoro. Ma ci sono anche situazioni ancora molto difficili, gravi e preoccupanti e certamente la disoccupazione, o la non occupazione, è ancora molto diffusa e quindi le difficoltà delle famiglie e delle persone per arrivare alla fine del mese è una realtà vera e dolorosa". Il porporato ha rivolto quindi l'augurio a "non perdere mai la speranza" perché, "nel mondo del lavoro, dell'economia e della finanza, la situazione possa fare ulteriori passi avanti".La preghiera di Bagnasco per il Natale è che il Signore "aiuti a portare le difficoltà e ad affrontarle con coraggio, con senso di fiducia, con speranza e determinazione" sia a livello "personale", che di "strutture politiche, amministrative, imprenditoriali". L'augurio del Natale è "l'augurio della gioia cristiana, perché il cuore del Natale è l'incarnazione del figlio di Dio nella storia, e la gioia cristiana è la gioia che nasce dal sapere che ormai Dio si è fatto vicino a ogni uomo". L'amore di Dio all'uomo, ha aggiunto, "è una vicinanza di amore che nel Natale si manifesta nel segno dell'umiltà e nella Pasqua si manifesterà nel segno del sacrificio della vita".L'augurio del porporato è quindi "che ogni famiglia, e ogni persona, possa veramente godere di questa gioia cristiana". E per il cristiano, la gioia non viene mai meno anche se "convive con sacrifici, prove, difficoltà, che sono nella vita di tutti, e che, in certi momenti della storia, possono essere particolarmente pesanti".
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