Infarto dopo le dimissioni dall’ospedale
A Romano Commissione d’inchiesta

Una donna di 42 anni è ricoverata in fin di vita all’ospedale di Chiari, nel Bresciano, dopo aver accusato un arresto cardiaco lo scorso 20 novembre. Ricoverata prima all’ospedale di Romano era stata dimessa perché ritenuta non grave.

Una donna di 42 anni è ricoverata in fin di vita all’ospedale di Chiari, nel Bresciano, dopo aver accusato un arresto cardiaco lo scorso 20 novembre. Lo stesso giorno si era presentata all’ospedale di Romano di Lombardia, con dolori al braccio e al petto ed era stata dimessa perché ritenuta non grave. Arrivata a casa la donna, di origini romene e residente nella Bergamasca, ha avuto un infarto e il cuore è rimasto fermo per diversi minuti. Ora la donna lotta tra la vita e la morte. «Denuncio l’ospedale di Romano Lombardia perché non è possibile che mia moglie sia stata dimessa nonostante continuasse a dire di avere dolori» dice il marito della donna, all’Ansa.

«I familiari per il momento sono distrutti dal dolore, tuttora increduli circa quanto accaduto e continuano a sperare in un miglioramento delle condizioni della loro congiunta, per il resto lasciamo lavorare la magistratura e gli inquirenti» ha detto sempre all’Ansa l’avvocato Massimiliano Battagliola, legale della famiglia.

«Certo è - ha detto l’avvocato che si riserva di presentare denuncia - che la signora è stata portata d’urgenza al Pronto soccorso più vicino con sintomi d’infarto di macroscopica evidenza e rimandata al medico curante con la diagnosi di dolore toracico e con prescrizione di terapia anti dolorifica per poi andare in arresto cardiaco presso la propria abitazione».

«L’hanno trattata male – racconta – dicendo “signora, lei sta meglio di tutti noi”. E invece mezz’ora dopo essere arrivata a casa ha avuto un infarto. Ora è in coma» continua il marito. Questa la versione riportata dall’Ansa, con l’ospedale che interviene suulla vicenda: «Peter Assembergs, direttore generale dell’ASST Bergamo Ovest, ha dato immediato mandato al direttore sanitario, Callisto Bravi, di istituire una Commissione di inchiesta interna multidisciplinare, composta da comprovati professionisti, per verificare con precisione quanto accaduto al Pronto Soccorso di Romano di Lombardia il 20 novembre e le eventuali responsabilità. La Commissione, già costituita, avrà tempo fino a venerdì per relazionare e far chiarezza sul caso della signora».

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