Dorme e finisce nel deposito dei treni
Chiama il 112: liberato ma arrestato

Curioso episodio nello scorso weekend a Treviglio, dove al 112 è arrivata la chiamata di un giovane che era rimasto imprigionato in un treno finito nel deposito. I poliziotti l’hanno liberato ma si sono accorti che il 27enne indiano doveva scontare i domiciliari e l’hanno arrestato.

Nella notte tra sabato 19 e domenica 20 dicembre è arrivata al Commissariato di Treviglio una chiamata sul numero di emergenza unico 112 da parte di un uomo che chiedeva soccorso per essere rimasto imprigionato all’interno di un treno con le porte e i finestrini bloccati e le luci spente.

Dopo varie ricerche da parte della Squadra Volante di turno sui treni nella «rimessa» di Treviglio in via del Bosco (dove talune volte gli agenti sorprendono dei giovani a fare i famosi disegni con le bombolette sulle fiancate dei treni), veniva finalmente trovato un individuo che ammetteva di essere stato l’autore della chiamata in quanto si era addormentato durante il viaggio Crema-Treviglio, senza accorgersi di essere giunto a destinazione, fino a quando il treno era andato nell’apposita zona di «rimessa».

L’uomo ringraziava quindi gli agenti e il personale delle Ferrovie che avevano provveduto a liberarlo, incamminandosi verso i binari e l’uscita. Gli agenti comunque, decidevano di accertarsi dell’identità dell’uomo chiedendo i documenti e, dal momento che non li aveva, provvedevano ad accompagnarlo alla polizia scientifica del Commissariato diretto da Angelo Lino Murtas, per il prelievo delle impronte e accertarsi sulla reale identità tramite il famoso sistema «Afis».

Il responso giungeva pochi minuti dopo. Si trattava di S. J., cittadino indiano di 27 anni, abitante tra Cremona e Crema, ricercato perché colpito da un provvedimento di misura cautelare per essere sottoposto agli arresti domiciliari in quanto resosi responsabile di rapina e lesioni. Il giovane, già conosciuto dalle forze di polizia anche per altri reati, veniva quindi tratto in arresto e foto-segnalato. Dopo le incombenze del caso è stato quindi trasferito al proprio domicilio nel Cremasco, per scontare il provvedimento agli arresti domiciliari, da cui potrà allontanarsi solo con l’autorizzazione del Giudice.

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