I rapinatori violenti di Cividate scoperti
tra migliaia e migliaia di utenze telefoniche

In una conferenza stampa tenuta venerdì 8 gennaio al Comando provinciale dei carabineri di Bergamo, è stato spiegato come inquirenti e forze dell’ordine sono riusciti a individuare i quattro romeni accusati di essere i responsabili della rapina il 9 ottobre 2014 ai danni di Giovanni e Adriano Balestra a Cividate al Piano.

Come si ricorderà, i due titolari, padre e figlio, della ditta «BM Costruzioni Meccaniche Srl» vennero feriti dalla folle furia dei rapinatori e soprattutto il padre versò per tempo in condizioni molto gravi.

È stata un’indagine molto complessa, nella quale le intercettazioni telefoniche hanno avuto un ruolo assolutamente fondamentale. Alla conferenza stampa sono intervenuti il procuratore aggiunto Massimo Meroni, il pm Carmen Santoro, il comandante provinciale dei carabinieri Biagio Storniolo, il capitano della Compagnia di Treviglio Antonio Berardi e il suo vice, il tenente Michele Capone.

Il furgone dei Balestra rubato a Cividate era stato ritrovato da Pontoglio e proprio da questo paese del Bresciano sono scattate le indagini con l’analisi di decine di migliaia di celle telefoniche. Le utenze sono state scremate e le intercettazioni hanno consentito di scremarle ulteriormente fino ad arrivare ai quattro sospettati: si tratta di Marian Marin, classe 1980 Alin Jan Burujana, classe 1984, Costel Bucurasteanu, classe 1993, e Marinel Opra, classe 1988. Burujana e Bucurasteanu sono già in carcere in Romania. Tutti, per loro sarà richiesta l’estradizione, hanno già precedenti per furti, rapine e reati contro il patrimonio, ma non c’è un passato di violenza estrema.

Anche per questo il procuratore Meroni ha parlato di rapina decisamente anomala, perché di regola le rapine non sono violente come quella di Cividate al Piano dove invece l’uso della violenza è stata molto grave e ingiustificata.

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