Urgnano: tensione per rapina fallita
Due catanesi arrestati, due in fuga

Momenti di paura e tensione, con un’impiegata minacciata e un impiegato schiaffeggiato, alla Banca di Credito Cooperativo di Urgnano dove un tentativo di rapina è fallito e due banditi sono stati arrestati, mentre altri due sono scappati.

È successo venerdì 6 novembre poco dopo le 15, quando una banda formata da quattro delinquenti, due armati di taglierino e due forse con una pistola, è entrata in azione. In quel momento nell’istituito bancario c’erano il direttore, quattro impiegati e cinque clienti. Tre banditi sono entrati fingendosi clienti, il quarto ha fatto irruzione alle spalle di un cliente qualche minuto dopo ed è saltato sul bancone gridando che era una rapina.

Il direttore che era nel suo ufficio al telefono con un collega è riuscito a dire a quest’ultimo di avvertire le forze dell’ordine prima di essere bloccato dai rapinatori che hanno portato tutti i clienti nell’ufficio del direttore tranquillizzandoli: non volevano i loro soldi ma quelli della banca.

È stato fatto un giro negli sportelli per arraffare i soldi, un’impiegata è stata minacciata e a un suo collega è stato rifilato uno sberla perché stava rispondendo a uno dei tanti telefoni che stavano squillando. Due banditi sono andati al piano interrato con il direttore per farsi aprire il caveau, ma proprio in quel momento si sono sentite le sirene dei carabinieri della stazione di Treviglio che stavano arrivando. I due si sono così dati alla fuga sfondando la porta che dà sui garage di un condominio, mentre i due banditi che erano rimasti a pianterreno sono stati arrestati. Si tratta di due catanesi, Giacomo Santoro, di 31 anni, e Giuseppe Aiello, di 35.

Sono scattate le ricerche dei due fuggitivi che non sono riusciti a rubare niente. Un testimone ha raccontato che i banditi sono italiani con un accento meridionale, probabilmente siciliano. E difatti i due arrestati sono catanesi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA