A spasso sul lago per un appuntamento
E c’è ancora chi gioca a pallone per strada

Proseguono incessanti i controlli da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Bergamo, inerenti il mancato rispetto di quanto previsto dai decreti sul tema coronavirus.

Controlli che sono stati effettuati in lungo e largo in tutte le aree e strade urbane, extraurbane ed anche in quelle rurali: hanno interessato oltre 100 esercizi commerciali ed oltre 850 persone, le cui autodichiarazioni, successivamente sottoposte ad attenta verifica, hanno fatto scattare oltre 80 denunce ai sensi dell’art 650 del codice penale, nei confronti di persone che hanno fornito delle informazioni non esatte o comunque non sufficienti a giustificare la propria mobilità e, talvolta, dando giustificazioni alquanto fantasiose.

Un caso è quello di un ragazzo di 25 anni nato a Torino ma residente a Borgo San Giacomo, in provincia di Brescia: dopo aver lasciato la macchina in uno spiazzo, è stato fermato mentre camminata sul lungolago di Endine. I militari della Stazione di Casazza, chiedendo spiegazioni circa il suo comportamento, si sono sentiti rispondere che attendeva una ragazza conosciuta attraverso un sito di incontri perché da solo in questo periodo si annoiava.

E ancora: un uomo di 65 anni di Sedrina è stato fermato dalla pattuglia della Stazione di Zogno. In macchinaha detto di dover andare a lavorare presso la casa di vacanza di un suo amico di Bergamo per lucidare il pavimento mentre tre ragazzi, poco più che ventenni, di Sarnico sono stati sorpresi mentre giocavano a pallone in strada, approfittando dell’assenza di traffico lungo la via.

I Carabinieri, inoltre, oltre ai continui controlli stanno supportando pubblici e privati (ospedali, farmacie e famiglie) che si trovano in serie difficoltà, provvedendo anche al trasporto, laddove necessario, di presìdi sanitari (saturimetri, guanti, mascherine) fermi presso depositi di spedizionieri, effettuando anche staffette per agevolare numerose associazioni benefiche a consegnare presìdi e materiali tra cui, come nella giornata di lunedì 23 marzo, cinque ventilatori polmonari presso l’Ospedale di Piario.

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