Alpini, istituita la Giornata regionale
Sarà il 2 aprile: ricordo dell’ospedale Covid

Lombardia, approvata dal Consiglio la legge per la Giornata della riconoscenza. Si celebrerà il 2 aprile di ogni anno, data che ricorda l’inaugurazione dell’ospedale da campo realizzato dalle Penne Nere a Bergamo per far fronte ai ricoveri da Covid. Previste iniziative per le scuole e la promozione delle attività di volontariato

Il 2 aprile di ogni anno la Lombardia celebrerà la «Giornata regionale della riconoscenza per la solidarietà e il sacrificio degli Alpini». Lo prevede la legge (relatore Floriano Massardi della Lega) approvata oggi all’unanimità dal Consiglio regionale, una votazione avvenuta proprio nel giorno della ricorrenza di S.Maurizio, patrono degli Alpini. Il provvedimento ha l’obiettivo di sostenere le numerose attività di volontariato, di aiuto e supporto che da sempre caratterizzano l’operato degli Alpini, il cui impegno è stato particolarmente evidente nel periodo dell’emergenza sanitaria legata al Covid 19. La legge promuove la diffusione dei valori storici, sociali e culturali delle Penne nere e le iniziative da loro realizzate per le generazioni più giovani ed in età scolastica, per esempio di contrasto al bullismo o con carattere educativo. In particolare, ogni anno l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale lancerà un concorso rivolto alle scuole di ogni ordine e grado, mettendo a disposizione una borsa di studio e un viaggio di istruzione nei luoghi interessati da eventi legati alla storia degli Alpini. La data del 2 aprile è stata scelta perché simbolica dell’intervento di protezione civile messo in campo dagli Alpini in piena emergenza coronavirus, con l’inaugurazione dell’ospedale da campo realizzato a Bergamo per cercare di garantire letti di terapia intensive di fronte all’urgenza e carenza dei posti.

Nel suo intervento in Aula il relatore Floriano Massardi, che per l’occasione ha indossato un cappello degli Alpini, ha parlato di provvedimento che «aiuta a diffondere il mondo e i valori degli Alpini e rappresenta un grazie di tutta la collettività per le azioni svolte a supporto della popolazione». «Questa legge – ha detto il consigliere segretario Giovanni Malanchini (Lega), primo firmatario del provvedimento – è un riconoscimento più che meritato per l’importante impegno, portato avanti con spirito di solidarietà, verso le nostre comunità. Il provvedimento di oggi, da me fortemente voluto e condiviso con gli altri membri dell’Ufficio di Presidenza di Palazzo Pirelli, riconosce in modo corale il patrimonio di valori, che non ha bandiere, di questi straordinari uomini ai quali va il mio ringraziamento per quanto hanno fatto anche durante l’emergenza sanitaria e per quanto continuano a fare per il territorio. Un patrimonio che non può essere disperso, ma che abbiamo l’obbligo di tramandare alle nuove generazioni».

Anche il consigliere segretario Dario Violi (M5S) ha sottolineato l’importanza della legge «perché valorizza un mondo che tutti i lombardi conoscono: gli alpini sono esempio di solidarietà e coinvolgimento, sanno donarsi all’altro con spirito di servizio e abnegazione con un grande senso di appartenenza alla comunità». «Con questa legge – ha detto il vice presidente Carlo Borghetti (PD) – riconosciamo un giusto tributo agli Alpini, per quanto sono sempre operosi nella solidarietà concreta, ma anche per i valori di amicizia e servizio che insegnano a tutti noi». Anche il presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi plaude alla legge votata all’unanimità dall’Aula. «Questo – ha detto Fermi – è il grazie della Lombardia agli alpini, al loro attivismo nel volontariato e nelle azioni di protezione civile, come hanno dimostrato in pieno Covid. Sono una garanzia di tempestività e di valori, quei valori che vogliamo siano diffusi e tramandati anche alle giovani generazioni”.

Durante il dibattito, nel corso del quale sono intervenuti rappresentanti di tutti i Gruppi, e la votazione della legge, erano presenti in Aula Sebastiano Favero, presidente dell’Associazione Nazionale Alpini- Ana- , Luigi Boffi, presidente della sezione Milano –Lodi; Adriano Lacchin, consigliere della sezione di Monza; Stefano Foschini, presidente della sezione di Colico; Sergio Poinelli, presidente della sezione di Salò; Giuseppe Saetti, vice presidente della sezione di Lecco; Mario Sala, presidente della sezione della Vallecamonica; Gian Battista Turrini, presidente della sezione di Brescia; Giovanni Varesi, vice presidente vicario della sezione di Pavia.

Paolo Franco, consigliere regionale di «Cambiamo!», interviene così sulla novità: «Quest’oggi, in Consiglio regionale, abbiamo approvato un progetto di Legge che esprime concretamente gratitudine, vicinanza ed affetto verso i nostri Alpini, da sempre esempi di virtù, coraggio ed umanità. A loro, ancora una volta, va tutto il nostro più sincero grazie. Sono stati fondamentali in tanti momenti, specie in quelli appena trascorsi, dove sfidando ogni tipo di difficoltà, hanno risposto presente fin da subito alla richiesta di aiuto da parte della terra bergamasca. Sono stati in prima linea per affrontare le tante avversità che hanno caratterizzato i mesi passati. Con forza e senza tentennamenti, erano lì, pronti, ad offrire il loro supporto dove v’era necessità. Ed allora, in Consiglio regionale, abbiamo voluto approvare un progetto di Legge che parlasse al cuore di ciascun lombardo e facesse capire quanto importanti sono questi uomini e queste donne che donano gratuitamente il loro tempo e le loro energie per la nostra comunità. Il voto di oggi rappresenta un primo passo concreto verso la direzione giusta, la direzione di chi si schiera senza timore a difesa di queste donne e di questi uomini. Tuttavia, il cammino da fare è ancora lungo, abbiamo sfide importanti a cui non possiamo sottrarci. In primis, abbiamo necessità di ragionare urgentemente, insieme, sulla reintroduzione della leva civica obbligatoria: rappresenterebbe un provvedimento importante a favore dei nostri giovani che apprezzerebbero da vicino i valori e gli insegnamenti di quel percorso. A ciò, va necessariamente aggiunto la formalizzazione della volontà di istituire la sede dell’Associazione Nazionale degli Alpini qui, in Lombardia. La nostra terra, infatti, è una casa da sempre accogliente verso quelle donne e quegli uomini che amano donare gratuitamente il proprio tempo a favore del prossimo. Infine, bisogna battersi nelle sedi competenti affinché sia dato il via libera per l’istituzione di una Caserma alpina nei nostri territori. La vocazione tipicamente montana della provincia di Bergamo, rappresenterebbe un luogo ideale dove concentrare questo insediamento. Sono convinto che la sensibilità del Presidente Fontana e della Giunta regionale tutta verso il mondo degli Alpini, vorrà tradursi, ancora una volta, nell’accogliere queste mie proposte a favore dei nostri territori».

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