Astino, attese 70mila presenze
Tutto pronto, ecco gli eventi in programma

Mostre, concerti e cucina del territorio. «Il rispetto dei luoghi coniugato con la riscoperta».

Aprirà il fine settimana dopo Pasqua e sarà la terza stagione primavera-estate di Astino dalla sua riapertura-evento nel 2015. Dopo la prima versione «scoppiettante» per Expo e la seconda dai toni più contenuti, ecco la terza, che sarà di assestamento. E molto «slow» come si legge scorrendo i titoli delle iniziative e più in generale della proposta presentata da Fondazione Mia-società Val d’Astino a Palazzo Frizzoni (concerti di musica classica, riflessioni sul viaggio lento, approfondimenti sulla vita dei monaci). Sono attese, tra aprile e ottobre, 70 mila persone, una stima che tiene conto anche dei visitatori che semplicemente «passano» da Astino, senza fermarsi nel complesso monumentale (nel 2015 furono 80 mila, nel 2016 90 mila).

Il programma

Cuore culturale saranno le due mostre allestite nel refettorio. La prima è una mostra fotografica su Mario Giacomelli, dal 20 aprile al 31 luglio, a cura di Corrado Benigni e Mauro Zanchi. La seconda è il «Monastero restituito», dal 28 aprile al 31 ottobre, a cura di Alessandra Civai. Tra le novità, una sezione sulla «Biblioteca monastica» o ancora l’allestimento di due reliquiari e la proiezione di un video «Astino stories. Narrazioni, ricordi, emozioni». Fondamentale anche la musica con concerti: Ab Harmoniae onlus, l’Estudiantina, il Conservatorio «Donizetti», associazione Abbm. Astino viene inquadrato nel più ampio sistema del Parco dei Colli con una serie di percorsi (scaricabili su smartphone e tablet, tramite App) da fare a piedi o in bici (con possibilità di noleggiare il mezzo in loco). Previsto un programma dedicato alle scuole, con laboratori e visite gratuite e diversi eventi in collaborazione con enti culturali della città.

C’è «Art2night», la notte bianca dell’arte di Bergamo, «I dialoghi di Astino» a cura dell’associazione Vivere Longuelo, appuntamenti con l’osservatorio «La Torre del Sole», con Servas-Porte Aperte sul tema della pace e non violenza, dello stile di vita sobria e di esperienza di «viaggio lento». Fondazione Mia propone otto appuntamenti culturali «Incontriamoci al monastero» alla scoperta della vita dei monaci. Accanto alla proposta enogastronomica con il «Ristoro del Chiostro» (aperto anche la mattina), il «Ristorante del Monastero» nelle cantine e il cibo da strada sulla terrazza («con prezzi famiglia», si legge nella programmazione), ci saranno anche i laboratori enogastronomici con Slow Food, l’associazione Slowcooking e con il seminario permanente Luigi Veronelli. E poi passeggiate nel luppoleto, focus con Elav e sul mondo della birra, degustazioni di formaggi con Onaf e incontri sui mais bergamaschi con l’unità di ricerca Cra-Mac.

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