Beato Palazzolo, riconosciuto il miracolo
Aperta la via della canonizzazione

Riguarda una religiosa: fu operata d’urgenza nel 2015 e dimessa dall’ospedale di Alzano in condizioni preagoniche. «Mi affidai nella preghiera al fondatore»: ora ha 88 anni.

Un miracolo ottenuto per intercessione del beato Luigi Maria Palazzolo apre al prete bergamasco la via della canonizzazione. Il fatto miracoloso riguarda una religiosa, operata d’urgenza nel novembre 2015 e dimessa dall’ospedale di Alzano Lombardo in condizioni preagoniche. La religiosa, suor Gianmarisa Perani, era considerata in fase terminale. Accolta nella Residenza sanitaria assistenziale di Torre Boldone, la mattina del 14 gennaio 2016 il medico curante faceva interrompere ogni trattamento, dichiarandola ormai alla fine.

Dopo una giornata e parte della notte in stato comatoso, Suor Gianmarisa rispose improvvisamente all’infermiera di veglia che avvicinatasi a lei, per verificarne le condizioni, l’aveva chiamata per nome. Da quel momento Suor Gianmarisa riacquistò conoscenza e con rapida progressione riacquistò la salute. Il fatto miracoloso è stato portato con tutta la documentazione richiesta alla Congregazione delle Cause dei Santi e oggi, venerdì 29 novembre, sul bollettino ufficiale della Santa Sede, viene riportato il seguente comunicato: «Il 28 novembre 2019, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in udienza Sua Eminenza Rev.ma il Signor Cardinale Angelo Becciu, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Durante l’Udienza, il Sommo Pontefice ha autorizzato la medesima Congregazione a promulgare i Decreti riguardanti: - il miracolo, attribuito all’intercessione del Beato Luigi Maria Palazzolo, Sacerdote, Fondatore dell’Istituto delle Suore delle Poverelle – Istituto Palazzolo; nato il 10 dicembre 1827 a Bergamo (Italia) e ivi morto il 15 giugno 1886».

Don Luigi Maria Palazzolo è il primo di una serie di altri servi di Dio, dei quali viene riconosciuto il miracolo o il martirio o le virtù eroiche. «Quando non ne potevo più dal dolore, mi sono affidata all’intercessione del mio fondatore», ha detto Suor Gianmarisa Perani, che ora ha 88 anni, entrata tra le Suore delle Poverelle nel 1950, quando aveva 20 anni. «Gli ho chiesto di intercedere per me. E quando mi sono trovata a stare bene, ho ringraziato il Signore: “È Lui che ha fatto tutto. Ho ringraziato l’intercessione di don Luigi Maria Palazzolo. So che anche i miei familiari, le mie consorelle, medici e sacerdoti gli hanno chiesto la grazia per riavermi in salute». Oggi Suor Gianmaria continua la sua vita nella semplicità, nel nascondimento, sensibile e attenta ai bisogni delle persone.

Ricevuta la notizia dell’approvazione del miracolo, la Madre generale delle Suore delle Poverelle, Suor Marilina Monzani, fuori sede, ha comunicato la notizia a tutte le consorelle della Congregazione, invitandole a innalzare il «Magnificat» di ringraziamento. In un’intervista, Suor Linadele Canclini, postulatrice della causa, definisce don Luigi Palazzolo come un prete innamorato di Dio, pieno di fede e di speranza, che ha saputo vivere nel suo tempo «la compassione di Gesù» per i piccoli e poveri, specie per i rifiutati dalla società, mettendo in gioco entusiasmo, tempo, denaro e tutte le risorse del sua ricca personalità. Lo sguardo confidente nel volto di Gesù Crocifisso gli ha cambiato la percezione visiva: ha generato in lui la capacità di vedere il volto di Gesù in ogni sofferente e gli ha offerto la possibilità di guardare il mondo dalla Croce e aprirsi a una reale partecipazione alle sofferenze di ogni essere umano.

Luigi Maria Palazzolo, sacerdote della Diocesi di Bergamo, si dedicò all’educazione dei ragazzi abbandonati sin dai primi tempi del suo Sacerdozio. Col tempo comprese di doversi occupare anche delle ragazze, avviando l’Opera di Santa Dorotea a Bergamo, nella parrocchia di S. Alessandro in Colonna nel popoloso e povero quartiere di San Bernardino. Persuaso di dover affiancare alle ragazze delle educatrici esperte, il 22 maggio 1869, con Teresa Gabrieli, iniziò l’Istituto delle «Suore delle Poverelle», impegnate a condividere in tutto la vita dei poveri. Fondò anche un Istituto maschile, i Fratelli della Sacra Famiglia, che però si estinsero nel 1922. Don Luigi morì a Bergamo, nella Casa Madre del suo Istituto, il 15 giugno 1886. I suoi resti mortali sono venerati a Bergamo, nella chiesa della Casa Madre in via San Bernardino.

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