Bel tempo in montagna, nebbia in pianura
Capodanno con il sole, neve alla Befana

Meteo dai due volti da qui alla fine dell’anno: bel tempo in montagna ma nebbia in pianura. E per l’Epifania possibile arrivo della neve.

Il tempo degli ultimi giorni del 2018 sarà caratterizzato da un robusto campo di alta pressione centrato sull’Europa occidentale con i massimi di pressione tra Francia e Inghilterra. Un tale scenario è sinonimo di tempo in prevalenza asciutto su gran parte d’Italia che non verrà raggiunta da impulsi instabili degni di nota fino al nuovo anno.

Il contesto, nonostante le temperature siano piuttosto miti in montagna e in collina, potrà rimanere comunque pienamente invernale sulle pianure e sulle vallate, e in special modo in pianura padana, dove il periodo dell’anno con il minor soleggiamento è favorevole alla formazione di strati di inversione, foschie, nebbie e nubi basse, che mantengono le temperature più basse rispetto alle quote superiori dell’atmosfera (inversione termica). Purtroppo questa situazione è anche favorevole al ristagno e all’accumulo di inquinanti che nei prossimi giorni andranno inesorabilmente aumentando. Nuvolosità di tipo basso impegnerà a tratti anche le coste tirreniche e liguri, mentre altrove il tempo sarà in prevalenza soleggiato salvo per il transito di qualche velatura o stratificazione.

Proprio in prossimità di San Silvestro un po’ di aria fredda che scorrerà sul bordo orientale dell’anticiclone interesserà i Balcani e sfiorerà anche l’Adriatico e determinerà un calo delle temperature specie al Sud, associato probabilmente anche a qualche spunto instabile, specie sulla Puglia.

L’avvio del nuovo anno potrebbe mostrare una modifica all’impianto barico in Europa. Il robusto campo di alte pressioni, posizionato con la sua roccaforte sull’Europa centro occidentale, subirebbe il tentativo di indebolimento da parte delle fredde correnti in arrivo dall’artico. Secondo questa linea di tendenza, che ancora mostra una attendibilità bassa in virtù della distanza temporale ma anche delle vicende stratosferiche ancora non risolte, un fronte di aria fredda in scivolamento verso i Balcani andrebbe ad attenuare il campo anticiclonico sul suo bordo orientale. L’aria fredda, che porterebbe un deciso sotto media sull’Europa orientale dopo il 3 gennaio si riverserebbe sulla Penisola ma in particolare sui versanti adriatici e al Sud, zone più coinvolte anche da qualche fenomeno. La successiva rotazione dell’asse dell’anticiclone verso nord est potrebbe favorire una entrata più diretta dell’aria fredda dalla Russia proprio per l’Epifania, con un netto calo termico e un clima prettamente invernale.

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