Bergamo, addio a Gino Pecchi
Ideò i pasti a domicilio per gli anziani

Si è spento a 85 anni: grazie a lui con «Ol Disnà» gli anziani di Bergamo possono avere la consegna dei pasti a casa.

Persona insostituibile, memoria storica, infaticabile ideatore e realizzatore d’iniziative meravigliose per gli anziani. Ai complimenti, più che meritati, preferiva i fatti. Quei fatti che l’hanno reso un’istituzione a Valtesse e un benemerito per Bergamo. Perché Gino Pecchi, scomparso venerdì 7 aprile all’età di 85 anni all’ospedale Papa Giovanni dov’era ricoverato da un paio di settimane, con tanta passione e determinazione, negli oltre 60anni da «bergamasco acquisito» ha fatto nascere dal nulla una serie di iniziative. Partendo dal quartiere di Valtesse, dove abitava da 56 anni con l’adorata moglie Luciana Parigi, all’ultimo piano di una palazzina al 25 di via Solari. E poi raggiungendo gli altri quartieri dell’ex quarta Circoscrizione: Valverde, San Colombano, Monterosso e Conca Fiorita. Nato il 21 gennaio del 1932 a Foiano della Chiana (Arezzo), Pecchi era arrivato nella Bergamasca nel 1955 come impiegato alle Poste (a Zogno), seguendo la moglie Luciana Parigi (apprezzata insegnante, prima in Fontana, poi alla Rosmini, volontaria, ancora oggi, in una miriade di iniziative sociali). Oggi il Centro ricreativo resterà chiuso per ricordare il fondatore. Oltre all’adorata moglie Luciana, Gino Pecchi lascia i figli Stefano (che vive in Francia) e Rosanna, il genero Giuseppe Ruggieri e gli amati nipoti Clementine, Eloise, Charlotte, Alessandro e Francesca. I funerali sabato 8 aprile alle 15 nella parrocchiale di Sant’Antonio, a Valtesse.

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