Bergamo dice addio a Salvo Parigi
Presidente dell’Anpi fino al 2016

Aveva 93 anni. È morto nella notte. Storico esponente dell’antifascismo bergamasco.

Salvo Parigi, già presidente dell’Anpi (Associazione nazionale partigiani italiani) di Bergamo è morto nella notte tra giovedì 4 e venerdì 5 maggio: aveva 93 anni. Storico esponente dell’antifascismo bergamasco, nell’aprile 2016 aveva passato il testimone alla guida dell’associazione al 26enne Mauro Magistrati. La camera ardente verrà allestita nelle prossime ore nella Sala delle Scuderie in via Borgo Palazzo.

Socialista, ingegnere, classe 1924, ha partecipato alla Resistenza nelle file di «Giustizia e Libertà», dove è stato commissario di brigata. Più volte eletto nelle elezioni amministrative: consigliere comunale a Palazzo Frizzoni, poi provinciale e regionale. Venne arrestato pochi giorni prima della Liberazione: «Il mio 25 aprile è stato in galera. Ero stato catturato dalle SS nella fase di preparazione dell’insurrezione. Io, l’arrivo dei partigiani, non l’ho visto: l’ho sentito. Ho sentito il rumore dei camion dallo scantinato della caserma Montelungo dove ero stato rinchiuso» raccontava.

«La scomparsa di Salvo Parigi ci addolora profondamente. La sua vita è stata segnata dalla battaglia partigiana per la libertà e dall’impegno della testimonianza per la democrazia. Con passione e determinazione impagabile, è stato un maestro per intere generazioni che l’hanno conosciuto e ascoltato nelle piazze del 25 aprile bergamasco e in tanti momenti della vita pubblica del territorio. Addio caro Salvo: la tua testimonianza ci ha reso più consapevoli che i valori di libertà e democrazia di cui oggi godiamo non potranno mai essere dati per scontati» ricorda il ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina.

.«Diciamo addio a Salvo Parigi, partigiano, antifascista, politico protagonista della storia bergamasca della resistenza e dell’Italia libera. Un esempio per le giovani generazioni e per tutti noi che abbiamo avuto la fortuna di condividere con lui un tratto di strada, il suo sorriso, la sua determinazione. Il suo ricordo vivrà per sempre nell’impegno di tutti noi» commenta il presidente della Provincia, Matteo Rossi.

«Figura di riferimento per tutti i partigiani, gli antifascisti e la sinistra bergamasca, insieme a Giuseppe Brighenti (Brach), Salvo Parigi ha segnato un’epoca dell’antifascismo bergamasco. È stato anche un amministratore illuminato: sua la prima legge urbanistica regionale e la scelta di istituire il Parco dei Colli di Bergamo. Molte volte a partire dalla lotta partigiana e in questi lunghi anni i comunisti bergamaschi lo hanno trovato schierato vicino a loro. Oggi siamo grati a Salvo per la sua vita impegnata nella lotta antifascista e per l’affermazione dei valori di giustizia e del socialismo, quello vero»: lo ricorda Rifondazione Comunista.

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