Bimbo annegato, esclusi traumi
Prevale l’ipotesi congestione

Sabato l’autopsia che chiarirà le cause della morte del piccolo Tommaso Galizzi, annegato in piscina mentre era in vacanza a Silvi Marina.

Potrebbe essere stata una congestione a causare il malore e il conseguente annegamento costato la vita, giovedì pomeriggio a Silvi Marina, in Abruzzo, a Tommaso Galizzi, il bimbo di 5 anni, di Cornalita di San Giovanni Bianco, soccorso dopo aver perso i sensi nella piscina dell’hotel Abruzzo Marina. Un primo esame esterno del corpicino del piccolo ha infatti escluso traumi accidentali riportati da Tommaso mentre giocava in piscina: il fatto inoltre che, durante le fasi di rianimazione, abbia rigurgitato il cibo mangiato fa ipotizzare appunto che il bambino possa essere rimasto vittima di una fatale congestione.

A dare una conferma sarà l’autopsia, che il sostituto procuratore di Teramo, Enrica Medori, ha fissato per sabato 31 agosto alle 10,30, all’ospedale Mazzini di Teramo, incaricando l’anatomopatologo Giuseppe Sciarra, che già giovedì era giunto all’albergo e aveva effettuato un primo esame esterno del corpicino. La stessa Procura abruzzese ha anche aperto un fascicolo, fino a ieri senza ipotesi di reato né indagati. Sabato la famiglia Galizzi sarebbe dovuta rientrare a San Giovanni Bianco al termine delle vacanze: invece papà Riccardo Galizzi, mamma Cristina Milesi e Filippo, il fratello di 8 anni di Tommaso, hanno dovuto prolungare un soggiorno che si è rivelato drammatico e ieri sono stati raggiunti anche da altri familiari partiti dalla Val Brembana e che sono arrivati nella località balneare sull’Adriatico.

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