Cade da un tetto mentre è al lavoro
Tragedia a Suisio, muore 72enne

L’incidente mortale è avvenuto verso le 10,15 di martedì 16 febbraio.

A Suisio nella mattinata di martedì 16 febbraio si è verificato un tragico incidente sul lavoro in via Marconi. Un uomo di 72 anni, Ambrogio Pietro Viganò, di Trezzano Rosa, collaboratore del titolare di una ditta della provincia di Monza Brianza che si occupa di impianti elettrici, era arrivato alla Gemtex, ditta che produce nastri elastici per abbigliamento, per eseguire alcuni lavori di manutenzione. L’artigiano, dopo essere salito sul tetto del capannone con una scaletta e mentre stava eseguendo operazioni di manutenzione e sostituzione di lampioncini, è precipitato al suolo. La causa della caduta, secondo la prima ricostruzione dell’Ats, è stato l’appoggio di un piede del lavoratore su un lucernario della copertura, che si è sfondato sotto il suo peso. Il lucernario, ricostruisce sempre l’Ats, era comunque ben visibile e non ci sono testimoni diretti dell’accaduto che possano riferire come si stava muovendo il lavoratore. La vittima è caduta pesantemente al suolo all’interno del capannone da un dislivello di circa 6 metri, riportando un forte trauma cranico. I lavoratori dell’azienda hanno subito allertato i soccorsi ma l’infortunato è deceduto prima dell’arrivo dei mezzi di soccorso, ambulanza ed elisoccorso, che hanno solo potuto constatarne il decesso.

Sul posto il personale tecnico di Ats Ufficio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro di Bergamo Ovest-Treviglio, per gli accertamenti e la ricostruzione della dinamica dell’accaduto, in collaborazione con il magistrato di turno. «Dall’inchiesta di Polizia Giudiziaria in corso si chiariranno gli aspetti contrattuali e le motivazioni della presenza dell’infortunato sul tetto dell’azienda – spiega il dottor Sergio Piazzolla, Responsabile Area Specialistica Igiene e Sicurezza del Lavoro - Ufficio Direzione UOC Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro, Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria Ats di Bergamo –. In generale possiamo dire che la caduta dall’alto è una modalità di infortunio seppur in diminuzione come frequenza ma sempre ricorrente e di elevata gravità quando accade. L’accesso ai tetti ed alle coperture degli edifici deve avvenire con le apposite misure di sicurezza o fisse (parapetti) o individuali (imbragature collegate ai dispositivi di trattenuta detti anche “linee vita”). È fondamentale inoltre che prima dei lavori si proceda alla ricognizione preventiva del tetto o della copertura da parte dell’operatore per individuare la presenza di lucernari o di possibili aperture, segnalarli e valutare se circoscriverli con transenne o ripari: spesso la caduta avviene infatti mentre il lavoratore si sta muovendo all’indietro sul tetto e non si avvede della presenza del lucernario».

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