Caso Mediaworld, i sindacati
«Ci sono stati passi avanti»

«Un raggio di sole, ma il cielo rimane plumbeo». Così, su whatsapp i sindacati hanno informato i lavoratori dell’esito dell’incontro con Mediaworld in ASCOM mercoledì scorso.

La trattativa tra azienda e le Organizzazioni Sindacali ha portato finalmente a proposte concrete che sono arrivate sul tavolo ed a una nuova disponibilità da parte del gruppo, pronto comunque a lasciare Curno, ma disposto ad alcune aperture prima mai dimostrate. «Ci sono stati passi avanti – sostengono Mario Colleoni e Nicholas Pezzè FILCAMS CGIL, Alberto Citerio e Terry Vavassori, FISASCAT CISL, e Maurizio Regazzoni, UILTUCS UIL -, però non è stato ancora chiarito tutto il percorso che l’azienda vuole compiere e come vuole dare sostanza alla proposte avanzate».

«La novità sta nel fatto, del tutto inedito per quest’azienda, di aver messo per scritto in un verbale dell’incontro di mercoledì l’accoglimento di tre punti tra le richieste che le Organizzazioni sindacali hanno avanzato: flessibilità degli orari, smart working, telelavoro ed un sostegno alla ricollocazione attiva per chi perderà il posto di lavoro. Su questa base possiamo provare a trattare ma dobbiamo verificare fino a che punto l’azienda vuole spingersi».

«Il lavoro non è ancora finito – continuano i sindacalisti - e l’applicazione di questi strumenti rimane tuttora vago: la differenza sarà nel vedere concretizzarsi queste opportunità».

Sulle offerte di flessibilità sugli orari di ingresso e di uscita dal turno, i sindacalisti ritengono che lo strumento sia interessante: «Bisognerà certo applicarla nelle misure più vantaggiose per i lavoratori».

«Sul capitolo “Smart working”, “le piccole concessioni nascondono anche una serie di obiezioni dell’azienda, evidentemente non ancora pronta a mettere in atto uno strumento organizzativo per loro nuovo. Crediamo comunque che la via della sperimentazione sia l’unica praticabile, e che l’innovazione dovrebbe essere nel DNA di un’azienda dinamica e moderna».

«Tutto questo deve essere materia del prossimo incontro; crediamo ci siano ulteriori spazi di manovra e di miglioramento delle proposte; la volontà di sottoscrivere un impegno ci porta a sperare che si possa avviare una trattativa serena, dopo che la vicenda ha scosso la tranquillità dei lavoratori. Ci auguriamo che sia l’inizio di un cambio di rotta».

«Nell’attesa dell’incontro del 2 agosto – concludono -, auspichiamo non vengano effettuati trasferimenti del personale, dimostrando così concretamente il nuovo corso di un confronto sereno e produttivo».

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