Come nasce il colpo di genio?
Ricercatrice bergamasca lo sa

Sono firmate da una giovane ricercatrice bergamasca, Carola Salvi, due importanti e innovativi studi sul «lampo di genio», o per dirla tecnicamente «insight problem solving».

In pratica niente più segreti su come nasce un’idea brillante: elemento non di poco conto se si pensa anche solo alle opportunità che la ricerca può rappresentare nell’ambito della competizione imprenditoriale. Ma sviluppi ancora più interessanti potrebbero portare a nuove terapie cognitive per i pazienti affetti dal morbo di Parkinson.

Una laurea in Psicologia delle organizzazioni e dei comportamenti di consumo e un dottorato in Neuroscienze cognitive, Carola Salvi, 33 anni di Alzano Lombardo, è un cervello italiano a metà strada tra la fuga all’estero e la passione per il proprio Paese. Oggi in forza alla «Northwestern University» di Chicago, dove vive, Carola ha messo a punto negli ultimi tre anni - in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano Bicocca - la strategia per studiare la creatività e i processi cognitivi che avvengono nel nostro cervello quando abbiamo un lampo di genio.

«L’idea creativa nata dall’intuizione - spiega la ricercatrice - si sviluppa a livello inconsapevole. Negli ultimi dieci/quindici anni, dal punto di vista neuroscientifico, gli studiosi americani hanno scoperto cosa succede al nostro cervello quando la lampadina si accende; in questo caso il circuito neurale è per lo più collegato all’emisfero destro».

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