Covid, il report settimanale dell’Ats: «Completa stabilità su livelli bassissimi»

CORONAVIRUS. Nella settimana dal 24 al 30 maggio registrato un lievissimo aumento dei positivi. Con il report di monitoraggio numero 147, spiega il Servizio epidemiologico, «si conclude questa esperienza comunicativa».

Nella settimana dal 24 al 30 maggio 2023 si contano 180 nuovi casi positivi al Covid nella Bergamasca, a cui corrisponde un tasso di incidenza pari a 16 nuovi casi per 100.000 abitanti. È quanto si legge nel report del Servizio epidemiologico aziendale dell’Ats di Bergamo, a cura di Alberto Zucchi, Roberta Ciampichini, Giacomo Crotti, Giuseppe Sampietro, Silvia Tillati.

Con il report numero 147, spiega il Servizio epidemiologico, «si conclude questa esperienza comunicativa» sulla pandemia, diventata «una forma endemica a bassissima frequenza», evidenziano i tecnici dell’Ats, anche se «continuerà ad essere una patologia da controllare e gestire come altre malattie infettive che l’hanno preceduta». Ats Bergamo, tramite il Servizio di Epidemiologia ed il Dipartimento di Prevenzione, «proseguirà con un costante monitoraggio, al fine di cogliere con immediatezza temporale eventuali segnali di allarme di un’eventuale ripresa di questo virus».

«Livelli bassissimi»

«Rispetto alla settimana precedente – scrive l’Ats – si registra un aumento di 45 casi, a cui corrisponde una crescita percentuale del 33%. Al di là di questi indicatori puntuali, il senso complessivo è di completa stabilità su livelli bassissimi. Negli ultimi 7 giorni la media giornaliera dei casi incidenti sale da 19 a 26 nuovi casi».

Indice di replicazione

L’indice di replicazione diagnostica (RDt) mostra un mantenimento tra la settimana corrente e precedente facendo registrare al giorno 30 maggio 2023 il valore di 1,12 (0,90 – 1,38).

Ambiti Territoriali

Negli Ambiti territoriali si registrano «riduzioni o aumenti non significativi del tasso di incidenza – rileva l’Ats –: i numeri assoluti alla base dei tassi sono talmente contenuti da rendere sovrapponibili le due settimane a confronto». Il numero dei comuni con 0 casi positivi tracciati è 163, pari al 67% del totale dei comuni della provincia.

Copertura vaccinale

Nella settimana osservata lo stato vaccinale in provincia di Bergamo «mostra coperture complete (terze/quarte/quinte dosi) per il 71% della popolazione superiore a 5 anni di età». La quarta e quinta dose, rispettivamente il 12,4% e lo 0,7% della popolazione eligibile, presentano complessivamente il 13% della copertura vaccinale con percentuali superiori al 45% solo per le fasce di età over 80. «La quota di popolazione non vaccinata è stabile, ormai da mesi, intorno al 13%», spiega ancora il report dell’Agenzia di tutela della Salute.

In sintesi

In sintesi, nella settimana in monitoraggio si registra «un lievissimo aumento del numero di casi positivi rispetto alla settimana precedente (+45 casi pari a +33%)», spiega l’Ats. L’indice di replicazione diagnostica (RDt) «si mantiene attorno il valore unitario, confermando uno scenario di contenimento del contagio tracciabile». «Non emergono criticità» nei ricoveri in Regime Ordinario ed in Terapia Intensiva e «si mantiene immutata rispetto alla settimana precedente la partecipazione alla campagna vaccinale».

Ultimo report

«Con il numero 147 del report di monitoraggio sulla pandemia Ccvid prodotto da Ats Bergamo si chiude – si legge in una nota del Servizio epidemiologico – in accordo con la Direzione Strategica, questa esperienza comunicativa. L’andamento dell’incidenza e dei ricoveri Covid correlabili mostra infatti come, allo stato attuale dei fatti, questa pandemia si sia fortunatamente trasformata in una forma endemica a bassissima frequenza».

«Monitoraggio costante»

Questa scelta «segue inoltre le indicazioni dell’Oms, che il 5 maggio 2023, giornata storica ha ufficialmente dichiarato la fine dell’emergenza sanitaria partita ufficialmente poco più di tre anni fa, l’11 marzo 2020, con la dichiarazione di inizio pandemia». «Tre anni lunghi, faticosi e dolorosi – si legge ano in cui il virus ha causato, secondo le stime dell’Oms a livello mondiale, circa 20 milioni di decessi, oltre a numerose altre problematiche sanitarie e sociali. Non dobbiamo però incorrere nel possibile errore di pensare che il Covid sia solo un ricordo del recente passato. Il Covid-19 continuerà ad essere una patologia da controllare e gestire come altre malattie infettive che l’hanno preceduta».

Ats Bergamo, tramite il Servizio di Epidemiologia ed il Dipartimento di Prevenzione, «proseguirà con un costante monitoraggio, al fine di cogliere con immediatezza temporale eventuali segnali di allarme di un’eventuale ripresa di questo virus».

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