Dalla Carrara all’orto botanico fino al Caffi
Ecco dove ci si può sposare in città

Questione di qualche settimana, il Comune di Bergamo celebrerà matrimoni civili dentro il museo «Caffi». Il fatidico «sì» potrete pronunciarlo nella sala dei mammiferi marini sotto lo scheletro del capodoglio lungo 10 metri, o nell’atrio, vicino alla riproduzione a grandezza naturale del mammut e del suo cucciolo, mascotte del museo.

La scelta è dura, perché il Caffi non è l’unico museo ad entrare nella nuova lista di location disponibili per convolare a nozze. Il matrimonio civile si potrà celebrare anche all’Archeologico (tra rari croci longobarde e mosaici di epoca romana) o tra le essenze dell’Orto botanico di Colle aperto, per un matrimonio «open air» sulla magnifica terrazza con vista su Città Alta.

Sia l’Accademia Carrara che la Gamec (sale comprese) diventano luoghi dove sposarsi. Una volta deciso se tra i testimoni del proprio sì, ci sarà un Baschenis o un Manzù, non resta che contare gli ospiti e fare un salto alla biglietteria. Sì, perché per sposarsi al museo bisogna pagare il biglietto, che nel caso della Carrara è di 10 euro ad ospite.

Nel corso del 2015 sono stati celebrati 360 matrimoni, ma la cifra potrebbe salire (il marketing turistico nuziale non è una novità in altre parti d’Italia) con le nuove cornici d’eccezione messe sulla piazza dal Comune. Le più scelte fino ad oggi sono sala Galmozzi, chiostro di San Francesco e la sala consiliare di Palazzo Frizzoni. Ma chi non vorrebbe sposarsi alla biblioteca Angelo Mai nel salone Furietti fresco di restauro? O nella sala Capriate al Palazzo della Ragione (ad oggi ci si può sposare nella sala dei Giuristi, scelta da Michelle Hunziker e Tomaso Trussardi). Aprono le porte ai futuri sposi anche la Rocca (tra i cannoni all’aperto o nella casa dei bombardieri, dipende dalla sensibilità della coppia), il ridotto del teatro Donizetti, tutto il teatro Sociale (oggi la possibilità è limitata al foyer) e (tutto) l’ex convento di San Francesco, compreso il chiostro con terrazza. Nell’ambito più istituzionale, ci sono tutte le pertinenze di Palazzo Frizzoni, dai giardini al cortile, e la sala consiliare del palazzo della Provincia in via Tasso.

Le tariffe non sono ancora state stabilite, ma sposarsi in luoghi simbolo della città non sarà certo a buon mercato. Per avere un’idea basta scorrere le tariffe attuali: 700 euro la sala dei Giuristi, 400 la sala al Donizetti. In arrivo anche l’estensione dell’orario. E per le coppie con lista nozze da spending review il problema è subito risolto: la tradizionale sala Caccia di Palazzo Frizzoni è sempre aperta. Ed è gratis.

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