Dalla Cisl assistenza per il canone Rai
«Dichiarazione sostitutiva da prorogare»

Mancano poche settimane all’invio delle prime bollette dell’energia elettrica che includono la prima rata di Canone Rai e ancora impera la confusione.

Nei giorni scorsi è stato infatti pubblicato il modulo relativo alla autocertificazione da fare quando si ritiene di non dover pagare il canone Rai, perché non si possiede alcun televisore, «né alcun apparecchio atto o adattabile alla ricezione».

Secondo Adiconsum Bergamo, le spiegazioni fornite dalla Agenzie delle Entrate rischiano di creare confusione sempre maggiore con, tra l’altro, il Consiglio di Stato che ha appena emesso un parere nel quale si lamenta che il decreto - scritto dal ministero dello Sviluppo Economico – «non offre una definizione di apparecchio tv».

Il decreto richiesto dovrebbe quindi chiarire che non si deve pagare niente quando si hanno uno smartphone o un tablet che pure riescono oggi a intercettare il segnale televisivo.

Anche per intervenire a favore dei cittadini, e impedire che ognuno possa commettere errori, il Caf Cisl di Bergamo si mette a disposizione per compilare e teletrasmettere le pratiche per l’esenzione del canone Rai. Chi è interessato può rivolgersi a ogni sportello Caf, portando carta di identità e codice fiscale, entro il 15 maggio.

Di fronte a questa situazione caotica, Adiconsum ha comunque chiesto, a livello nazionale, di prorogare la presentazione della dichiarazione sostitutiva al 31 maggio. Inoltre ha chiesto di depenalizzare le dichiarazioni mendaci, prevedendo che le conseguenze penali vengano trasformate in sanzione amministrativa,«perché, pur essendo contro l’evasione del canone Rai, non si può rischiare la galera per un’autocertificazione molto complicata quale quella in questione».

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