Decreto sull’obbligo delle vaccinazioni
Lombardia, 138mila bambini coinvolti

L’assessore regionale Gallera dice che, nonostante il decreto ancora non sia ufficiale, la Regione si sta lavorando per prepararsi a una campagna massiccia di vaccinazioni.

«Ancora non è ufficiale il testo del decreto che dopo l’approvazione nel Consiglio di ministri di venerdì scorso, impone l’obbligo delle vaccinazioni pena la non ammissione a nidi e scuole, materne e elementari. In attesa di entrarne in possesso abbiamo attivato una serie di iniziative coerenti con quello che saremo chiamati a fare come Regione». Lo ha detto l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera intervenendo sul decreto voluto dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin che ha introdotto l’obbligo di vaccinazione per l’accesso al sistema scolastico.

«Tra i compiti che Regione dovrà svolgere - ha spiegato l’assessore - ci sarà sicuramente quello di facilitare i controlli al momento dell’iscrizione delle vaccinazioni eseguite. Per questo stiamo prevedendo per i genitori dei bambini l’agevolazione all’accesso dei dati vaccinali, attraverso il fascicolo sanitario elettronico, e per le scuole, in coerenza con il rispetto della normativa della privacy, modalità di trasmissione e verifica dei dati in modo automatico».

«Da una ricognizione effettuata utilizzando il dato della vaccinazione antitetanica - ha proseguito - i ragazzi da 0 a 16 anni che dovrebbero essere coinvolti, poiché non ancora vaccinati, sono circa 138.000. Di questi sono 28.000 quelli che secondo notizie, ribadisco ancora non ufficiali, dovrebbero sottoporsi a vaccinazione entro il 1 settembre: 4.000 per 1° anno di asilo nido (considerato che di norma si iscrive solo il 30%); 4.000 per il 1° anno di scuola materna; 10.000 per il 1° anno di scuola elementare; 10.000 per il primo anno di scuola media».

«Accanto al lavoro sull’informatizzazione - ha concluso Gallera - stiamo studiando come implementare l'attività dei Centri vaccinali, quando avremo le indicazioni precise rispetto alle coorti dei bambini che dovranno essere coinvolti da subito. Speriamo comunque che all’interno del decreto ci sia un minimo di flessibilità sui tempi per mettersi in regola, dato che le vaccinazioni sono numerose e non possono essere effettuate in un’unica seduta di somministrazione».

© RIPRODUZIONE RISERVATA