Fare il passaporto resta un’odissea
Posti sempre esauriti sul sito Web

Il portale della polizia di Stato non riesce a soddisfare le richieste dei bergamaschi e crescono le proteste. I primi posti liberi soltanto a fine marzo. Oppure c’è l’alternativa delle code di persona negli uffici della questura.

Anno nuovo, vita vecchia. Anzi, una vitaccia: quella di chi necessita il rilascio del passaporto, fatica d’Ercole che non s’attenua. Una situazione nota, eppure senza segni di «miglioramento», con la rabbia che monta e le segnalazioni della cittadinanza sempre sopra la soglia d’allerta. «Giornate di lavoro buttate», scrive un lettore. «La situazione non è affatto cambiata», sottolinea un altro. «Ma la procedura on line non doveva ridurre drasticamente le lungaggini burocratiche?», sbuffa qualcun altro.

Riassunto delle puntante precedenti: da oltre un anno la trafila è tutta telematica, con la registrazione sul portale www.passaportonline.poliziadistato.it necessaria per prenotare un appuntamento «de visu» dove consegnare tutta la documentazione del caso. Sono due, in Bergamasca, gli «uffici passaporti»: in città, direttamente alla questura, e a Treviglio, al locale commissariato.

In via Noli, gli sportelli riservati ai cittadini sono aperti nelle mattinate di lunedì, martedì, giovedì e venerdì, con una finestra pomeridiana anche il giovedì, mentre il mercoledì è off-limits, riservato – con qualche mugugno – agli enti locali. I primi posti disponibili? L’attesa è lunga, come già documentato. Attualmente, sia in via Noli che al commissariato della Bassa, le prenotazioni sono esaurite sino agli sgoccioli di marzo: oltre il 24 di quel mese, il portale on line non permette di avanzare. E al cittadino non resterebbe che attendere lo «sblocco» della settimana successiva.

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