Fatture false nella vendita della carta
Frode fiscale, tra le «vittime» Palafrizzoni

Anche il Comune di Bergamo, secondo quanto riportato da Ansa, avrebbe comprato la carta in buona fede tramite questo portale dedicato alla Pubblica Amministrazione. Le Fiamme Gialle hanno scoperto una frode fiscale da 30 milioni di euro.

L’Agenzia delle Entrate e la Guardia di finanza hanno individuato un giro di fatture false per 30 milioni di euro. Coinvolte anche imprese fornitrici di alcune pubbliche amministrazioni. L’operazione, denominata «Paper-one», è stata condotta dalla Guardia di Finanza di Milano e dalla Sezione Lombardia del Settore Contrasto Illeciti dell’Agenzia delle entrate che hanno individuato un articolato sistema di frode in materia di Iva che vede implicate diverse aziende, sia nazionali che comunitarie.

L’attività di indagine ha preso le mosse da controlli mirati dell’Agenzia delle entrate nei confronti di imprese abilitate al Mepa - Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione, operanti nel settore della fornitura di carta e prodotti per ufficio. Si tratta di società che rifornivano, soprattutto, diverse Amministrazioni Pubbliche, tra cui la Guardia di Finanza di Milano, varie Aziende Sanitarie Locali, alcuni Comuni lombardi e piemontesi e la stessa Agenzia delle entrate. In particolare, tra gli uffici della pubblica amministrazione che hanno comprato, «in buona fede e tramite il portale Mepa», carta e prodotti per ufficio dalle aziende coinvolte nella maxi frode fiscale, figura secondo Ansa anche il Comune di Bergamo.

I controlli effettuati hanno consentito di portare alla luce un sistema di evasione dell’Iva, con la conseguente alterazione del normale funzionamento del mercato e delle regole della concorrenza. Le attività di verifica sono state eseguite con il coordinamento della Procura di Milano, anche attraverso perquisizioni e sequestri di documentazione. Il sistema di frode, comunemente noto come «frode carosello», ha assunto una dimensione transnazionale, con il coinvolgimento non solo di 13 imprese nazionali, ma anche di 5 aziende comunitarie, operanti in Francia, Spagna, Belgio, Austria e Germania.

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