Febbre alta e timori per un 62enne
«Accertamenti fatti, meningite esclusa»

Alta attenzione in Valle Camonica per un sospetto caso di meningite di un uomo di 62 anni ora degente nel reparto di Anestesia e Rianimazione degli Spedali Civili di Brescia.

Lo afferma l’Asst della Valcamonica dopo il ricovero dell’uomo con febbre alta e sintomi simili ai casi di meningite avvenuti sul territorio. L’Asst informa: «Sono stati eseguiti tutti gli accertamenti diagnostici del caso che hanno evidenziato una patologia non infettiva. Non si è trattato dunque di un caso di meningite e pertanto si esclude qualsiasi connessione con quanto successo in questi giorni nel vicino territorio».

«Nel contempo l’Asst della Valcamonica e l’Ats della Montagna hanno provveduto, per le parti di propria competenza a eseguire l’indagine epidemiologica e a mettere in atto tutte le azioni necessarie rispetto all’accaduto» conclude la comunicazione dell’Asst della Valcamonica.

Su quanto sta accadendo sul territorio bergamasco è intervenuto anche il direttore del Dipartimento Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Gianni Rezza: «Non c’è motivo di panico o allarme generalizzato, ma è giusto mantenere alta l’attenzione: se si interviene come si sta facendo, mettendo in atto una vaccinazione di massa, il focolaio si può infatti circoscrivere».

Rezza sottolinea che il «rischio di un’epidemia su larga scala è molto basso, perchè si sta intervenendo in modo rapido e massivo». Anche se «non si può escludere - avverte - il verificarsi di altri casi finchè le vaccinazioni in atto non daranno i loro effetti, il che richiede circa due settimane di tempo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA