Fiera, primo giorno di vaccinazioni
Ecco il programma delle somministrazioni

Primo giorno di vaccino anti Covid alla Fiera di Bergamo. Settimana di super lavoro per medici, infermieri e tecnici dell’Asst Pg23. In totale in una settimana gli operatori dell’Asst Pg23 vaccineranno 4.767 persone.

Dopo il fine settimana con la somministrazione dei vaccini da parte delle unità mobili presso le strutture per disabili gravi non trasportabili e i vaccini somministrati agli over 80 al Centro Prelievi dell’ospedale Papa Giovanni XXIII, sono lunedì 1° marzo 359 gli ultraottantenni che hanno ricevuto la prima dose della vaccinazione anti Covid-19 alla Fiera di Bergamo, tra cui anche una suora ultracentenaria di 104 anni. A questi si aggiungono 144 ultraottantenni vaccinati a Sant’Omobono Terme, per un totale, nella sola giornata di oggi, di 504 prime dosi.

Tutto si è svolto in maniera ordinata, senza particolari attese, grazie all’organizzazione e all’impegno di equipe dedicate, composte ognuna da una media di 3 medici, 10 infermieri, 3 amministrativi dedicati all’iter di prenotazione e 2 persone dedicate all’accoglienza.

Durante la settimana dall’1 al 7 marzo il programma di profilassi andrà avanti a ritmi sostenuti a partire da un minimo di 360 utenti al giorno: sarà utilizzato il vaccino Comirnaty - Pfizer/BioNTech per le prime dosi agli over 80 in Fiera, a San Giovanni Bianco e a Sant’Omobono Terme mentre al Centro Prelievi in piazza OMS si procederà con le seconde dosi a personale che ha già effettuato la prima seduta vaccinale.

La Fiera è una sede in più nella campagna del Papa Giovanni XXIII per gli over 80, in aggiunta al Centro Prelievi presso l’Ospedale di Bergamo, l’Ospedale di San Giovanni Bianco (dove si vaccina il giovedì e venerdì) e il PreSST di Sant’Omobono Terme (dove si vaccina il lunedì e il mercoledì). La sede in cui recarsi è chiaramente indicata nell’sms che le persone ricevono con la conferma dell’appuntamento.

Martedì 2 marzo, in Fiera si proseguirà con 360 vaccinandi over 80; mercoledì 3 marzo con 360 over 80 alla Fiera e 144 over 80 a S. Omobono (tutte prime dosi); giovedì 4 marzo saranno 360 gli over 80 vaccinati alla Fiera, 144 over 80 a San Giovanni Bianco (tutte prime dosi) a cui si aggiungeranno 228 seconde dosi all’ospedale papa Giovanni XXIII; venerdì 5 marzo sarà il turno di 360 over 80 alla Fiera e 144 over 80 a San Giovanni Bianco (tutte prime dosi) a cui si aggiungeranno 228 seconde dosi al PG23; sabato 6 marzo la programmazione messa a punto dall’Asst prevede 360 over 80 alla Fiera, 720 seconde dosi tra personale delle Croci, ATS e Ordini; infine, al Centro Prelievi di piazza OMS domenica 7 marzo sarà il turno di 135 over 80 e 720 seconde dosi.

In totale in una settimana gli operatori dell’Asst PG23 vaccineranno 4.767 persone. A lunedì 1° marzo il bilancio vaccini Pfizer somministrati presso l’HPG23 – San Giovanni Bianco e S. Omobono Terme è di 16.680 dosi a cui si aggiungono 1.062 prime dosi di Astra Zeneca e altre 8.000 dosi, tra cui anche dosi di vaccino Moderna, in distribuzione agli spoke (casa di cura accreditate Rsa e Rsd). Numeri che incrementano di giorno in giorno a cui l’organizzazione dell’Asst Pg23 è pronta a far fronte già a partire dall’incremento programmato dall’8 marzo con il potenziamento dei vaccini agli over ’80.

«Ringrazio tutti gli operatori coinvolti senza sosta attraverso un’organizzazione rigorosa nella campagna vaccinale che riguarda la logistica, lo stoccaggio, la distribuzione, la formazione e ovviamente la somministrazione delle prime e seconde dosi. Un ringraziamento anche a tutti i volontari che stanno collaborando con noi. Stiamo mettendo in campo competenze, professionalità, tecnologie e organizzazione in stretta sinergia con Regione Lombardia, partendo dalla disponibilità degli spazi. Oggi la Fiera conosce l’inizio di una fase ulteriore nella lotta al Covid-19 – commenta Maria Beatrice Stasi, direttore generale dell’Asst Papa Giovanni XXIII -. Nella fase più calda dell’emergenza ci ha permesso di curare molti malati, insieme ai sanitari di Emergency e dell’esercito russo. Si è rivelata poi uno spazio indispensabile per il follow up dei pazienti Covid fino all’inizio di quest’inverno, con lo scoppio della seconda ondata. A novembre l’abbiamo messa al servizio delle aree più colpite della Regione, di nuovo come presidio medico con la terapia intensiva e la degenza ordinaria con altre aziende sanitarie lombarde. In questi mesi ci ha permesso di portare a termine la campagna vaccinale antinfluenzale e di effettuare i tamponi molecolari in sicurezza. In tutte le sue fasi si è rivelato fondamentale il contributo della Sanità alpina e di tutti i volontari e gli artigiani bergamaschi riuniti da Confartigianato. Oggi, con le vaccinazioni, la Fiera torna ad essere un luogo cruciale della lotta al Covid e la sede di una nuova speranza per molti nostri concittadini, a partire dai più anziani».

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