Forza Italia trova casa in via Pitentino
E il coinquilino è lo studio Calderoli

Lui dice di non bazzicare da quelle parti da un bel po’ di tempo, loro di non aver fatto caso alla targa. In via Pitentino 16 c’è lo studio dentistico storico della famiglia Calderoli (quella del senatore leghista Roberto per intenderci), al piano terra, entro fine mese, sarà inaugurata la nuova sede di Forza Italia.

Un rapporto di vicinato inedito, che non turba più di tanto le coscienze degli (ex?) alleati ma che sicuramente ha suscitato qualche battuta. Gli operai stanno terminando i lavori e tra qualche giorno su citofono e vetrine compariranno le insegne degli azzurri, che hanno trovato una nuova casa dopo aver abbandonato, nel maggio 2015, il quartier generale di via Frizzoni. Ufficialmente perché il proprietario voleva ricavarci degli appartamenti, in realtà anche perché gli spazi erano diventati eccessivi, come i costi da sostenere.

Ora il trasloco a 100 metri di distanza, in locali più adatti alle nuove esigenze e al nuovo budget. «Non abbiamo mai abbandonato l’idea di avere una sede, che resta punto di riferimento per il partito - spiega il coordinatore cittadino Stefano Benigni -. Avremo a disposizione per le nostre attività due vetrine, due uffici, una sala riunioni e un seminterrato». L’apertura sarà gestita «collegialmente» dagli iscritti (nessuna assunzione di personale) e l’affitto (si parla di circa 6 mila-8 mila euro all’anno) sostenuto dagli istituzionali, l’assessore regionale Alessandro Sorte e il deputato Gregorio Fontana, gli unici due rimasti due dopo la fuoriuscita dai berluscones dei senatori Enrico Piccinelli e Marco Pagnoncelli.

Il contratto è per ora di un anno, rinnovabile in base alle necessità. «Mi è giunta voce che nello stabile ci sia anche lo studio di Calderoli, ma non l’abbiamo ancora incrociato, anche perché noi abbiamo un altro accesso. Per noi comunque il vicinato non è un problema, ci auguriamo che non lo saremo noi per lui», commenta Benigni.

Dal canto suo il senatore lumbard, informato dei nuovi inquilini, non fa un plissé: «Cosa vuole che me ne importi, non so da quanto non vado più da quelle parti. Io non esercito più in quello studio, c’è mia sorella». Insomma, in via Pitentino, pacifica convivenza: c’è la casa delle libertà.

Benedetta Ravizza

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