Gatti e cani abbandonati, oche mutilate
Animali, ecco i casi più critici a Bergamo

Il 47% dei bergamaschi possiede un animale domestico. Un dato che ha convinto il Comune di Bergamo ad impegnarsi per tutelarne i diritti, attraverso l’istituzione del Garante degli animali.

Circa un anno e mezzo fa il sindaco Gori, come previsto dal Regolamento Comunale, l’ha designato, per la sua sensibilità e empatia verso il mondo animale, nella persona dell’avvocato Paola Brambilla che a Palazzo Frizzoni ha relazionato sul lavoro fin qui svolto nelle sue funzioni.

«L’inizio del mio incarico - racconta - è stato all’insegna dell’emergenza: ho dovuto trovare un’immediata sistemazione a 12 gatti che erano stati abbandonati nel centro della città. Solo la professionalità degli uffici comunali e del gattile sanitario di Levate ha consentito di trovare loro una collocazione, attivando un circuito di adozioni. La seconda criticità si è verificata quando si è reso necessario liberare un’area demaniale, dove un anziano teneva ben 13 cani, non maltrattati ma in condizioni precarie e bisognosi di cure».

«Ad oggi, le segnalazioni giunte all’ufficio Ecologia del Comune sono circa 500, di queste 7 i casi di maltrattamento reali, tra cui 2 nell’ambito dell’accattonaggio». Nel quotidiano la maggior parte dei casi riscontrati dal Garante è, però, legata alla carenza di informazione dei proprietari, alla mancata conoscenza sull’etologia e sul benessere dell’animale di affezione. I casi più frequenti, poi, sono dovuti al malgoverno del proprietario sul proprio animale in quanto, spesso, l’acquisto di un «amico a quattro zampe» non è stato oggetto di riflessione e condivisione.

«Un esempio di malgoverno del proprio animale – continua il Garante – è quello del cane che ha azzannato un’oca, ora mutilata, al parco della Trucca»

© RIPRODUZIONE RISERVATA