Gli scontri dei tifosi collegati alla droga
«Era ceduta in una decina di locali»

«L’inchiesta ha pienamente dimostrato che gli scontri tra ultras atalantini e forze dell’ordine sono strettamente collegati, se non dipendenti, dal fenomeno dell’utilizzo diffusissimo e indiscriminato di sostanze stupefacenti».

A dichiararlo gli investigatori della Squadra Mobile di Bergamo e dello Sco della Polizia, negli atti dell’inchiesta che ha portato all’arresto ultras dell’Atalanta. Per gli investigatori, è «l’utilizzo di droghe come la cocaina che determina un’alterazione psicofisica tale da spingere le persone a porre in essere con spregiudicatezza, incoscienza e determinazione, quasi come se si sentissero invincibili, gesti che potenzialmente mettono a repentaglio oltre che l’incolumità degli addetti ai lavori anche quella della collettività e dei privati cittadini».

La droga era ceduta in una decina di locali, che sono stati chiusi. «È stato dimostrato che la droga all’interno della Curva Nord e della tifoseria organizzata atalantina è tutt’altro che rinnegata, a differenza di quanto più volte dichiarato anche tramite l’utilizzo dei media».

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