Il museo dell’industria trova casa
Taglio del nastro a giugno, all’Esperia

Uno spazio dedicato all’industria bergamasca in un luogo simbolo per generazioni di studenti.

Una scuola che ha formato (e forma ancora...) migliaia di professionisti dell’industria: quale posto migliore per il museo dell’industria bergamasca che l’istituto «Pietro Paleocapa» di Bergamo. Per tutti l’Esperia. Avrà 650 metri quadri e sarà inaugurato il prossimo 4 giugno con un percorso che mostrerà le macchine più interessanti come telai, crogioli da fonderia, motori, volani, ma anche robot da saldatura, impianti elettrici, diavolerie informatiche.

Il preside Imerio Chiappa ha da qualche mese ripreso le fila insieme di un percorso iniziato nel 1999, coadiuvato dal Comitato tecnico della scuola. E sono apparsi gli sponsor: Bombassei con Brembo, Bosatelli con Gewiss, Sestini con Siad in testa. «Andiamo piano – commenta Chiappa – procediamo per moduli. Per ora siamo a un investimento di circa 60 mila euro, aperti a tutte le forme di sponsorizzazione e collaborazione: fondi, materiale, impiantistica, restauro delle macchine». Lo spazio espositivo, adiacente al passaggio interno degli studenti verso le palazzine di corso Europa, è stato sistemato e imbiancato. Alcune macchine sono in restauro presso le aziende, ad altre metteranno mano i Maestri del Lavoro. Con l’aiuto degli allievi, se sarà possibile assicurarli. Alcuni congegni potranno essere rimessi in funzione, altri saranno solo ripuliti e sistemati.

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