Il Parkinson limita i suoi movimenti
Lorenzo aggira i «confini» con i disegni

L’ex postino di Serina affronta la malattia con le sue opere. La moglie: «E le regala tutte».

Quando Lorenzo Carrara esce di casa porta sempre con sé una grossa borsa, e non se ne separa mai. Non è strano per lui che per tutta la vita ha fatto il postino. Ora, però, non custodisce al suo interno la corrispondenza di Serina, il suo paese, ma pastelli, matite, gomme e taccuini.

Dieci anni fa, quando aveva solo 58 anni, Lorenzo ha scoperto di essere ammalato di Parkinson, ma come diceva bene Epittèto, filosofo greco, «Quello che conta non è tanto ciò che ti accade, ma come reagisci»: nel suo caso a fare la differenza è stata l’arte, che per lui è da sempre non solo un alimento per l’anima, ma il suo primo strumento d’espressione. «Non parla volentieri – spiega la moglie Elisa – però disegna». Lorenzo lungo le strade della Valle Brembana avrà fatto, dice sorridendo la moglie «almeno un milione di chilometri», tra sentieri e tornanti, sotto il sole, la pioggia e la neve. «La passione l’ho usata come terapia, e ora viene consigliata anche ad altri malati» dice Lorenzo che intanto ha inaugurato anche una mostra alla Fondazione Carisma aperta fino al 4 marzo.

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