Il passato per scoprire il futuro - video
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Non prendete impegni per la serata di lunedì 14 marzo perché al cinema Conca Verde di Longuelo alle 20,30 (www.sas.bg.it) viene presentato in anteprima il film della giovane regista bergamasca Valentina Signorelli, intitolato «Anséra – Trace the Future», un«film life» sostenuto da un progetto che ha avuto il patrocinio de «L’Eco di Bergamo».

Scritto, diretto e prodotto da Valentina Signorelli e Lorenzo Giovenga, il film – selezionato come film di apertura dello «Sguardi Altrove Film Festival» di Milano (alle 15 del 17 marzo allo Spazio Oberdan di Milano) – è un road movie nella storia, quella della vita di Tullia Silvia Andreini (classe 1927), nonna della regista. Così lo racconta la regista: «Il film è la storia di un viaggio, di una nonna e di sua nipote, un road-movie nel ricordo, che parte dal passato ma è in costante tensione con il presente e con il futuro grazie al raccordo creato dal linguaggio filmico».

Quattro i temi affrontati nel lavoro: il cibo, il lavoro, la sessualità e la famiglia. La nipote incalza la nonna con una serie di domande in un continuo dialogo che mette a confronto due generazioni. Il percorso, come dicevamo, si snoda tra i borghi storici della città (Borgo Santa Caterina, Città Alta) e i luoghi della memoria, quella che la nonna racconta alla nipote.

«Film life», abbiamo detto, perché non si tratta né di un film di pura fiction ma nemmeno di un classico documentario, come spiega ancora la regista: «Allo stile immediato del documentario ho unito gli strumenti narrativi del film di fiction, in modo da offrire al pubblico un prodotto che possa raccontare il reale con precisione ma anche con calore ed empatia, caratteristiche peculiari della narrazione filmica. Pertanto, il film si presenta come un inedito documento di valorizzazione del territorio e della storia bergamasca».

La peculiarità del lavoro della Signorelli è quello di essere stato girato in un’unica giornata, il 13 dicembre 2014, giorno di Santa Lucia, festa molto sentita nella Bergamasca e che, dice ancora la regista, «verte intorno al racconto di Tullia Silvia Andreini e ripercorre le tappe del cambiamento storico, sociale e culturale che ha investito sia la città di Bergamo che il panorama italiano negli ultimi nove decenni». Al di là del film in sé, è molto curioso e interessante il modo in cui è stato prodotto.

Con un’idea di «Colazione con Radio Alta», programma radiofonico condotto da Teo Mangione: mandare i propri scatti della memoria, frammenti di vita passata. Ecco la carrellata di immagini che pubblichiamo anche sulla nostra pagina Facebook: mandaci anche tu le tue foto tramite la nostra pagina.

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