La Questura compie 100 anni: gli eventi
Il Capo della Polizia Gabrielli a Bergamo

Una mostra e un libro per ripercorrere la storia di uomini e donne al servizio della sicurezza cittadina. Coinvolti 20 istituti scolastici.

Quest’anno ricorre il centenario di fondazione della questura di Bergamo. Per celebrare la ricorrenza sono in programma diversi eventi in città, che sono stati illustrati nella mattinata di martedì 5 novembre in via Noli: tra questi una mostra allestita dal 7 al 16 novembre nella Sala Viterbi del palazzo della Provincia e che ripercorrerà tramite foto e video i momenti storici più significativi del centenario di un’istituzione e necessariamente di tutta la Bergamasca. Giovedì 14 novembre alle 10 nell’Aula Magna dell’Università di Bergamo in Sant’Agostino verrà presentato un libro che ripercorre la storia della Questura di Bergamo. Sarà presente il Capo della Polizia, Franco Gabrielli, e tutte le autorità cittadine.

«Si tratta di una celebrazione che abbiamo pensato per ricordare chi ci ha preceduto in questo secolo di vita della questura – spiega il questore Maurizio Auriemma – e della Bergamasca, passata da mezzo milione a un milione e duecentomila abitanti. In un secolo, la polizia ha garantito la salvaguardia dei valori sociali e la sicurezza. Dedichiamo le celebrazioni in particolare a chi ha perso la vita in servizio oppure è rimasto ferito, ma anche a chi ha sacrificato famiglia e affetti, il proprio tempo per dedicarlo al lavoro». Auriemma, al timone di via Noli dal marzo scorso, è il quarantacinquesimo questore di Bergamo.

Ecco nel dettaglio gli eventi in programma che avranno inizio, come si diceva, il 7 novembre con un percorso museale aperto al pubblico dal 7 sino al 16 novembre, che verrà realizzato grazie alla condivisione dell’iniziativa della Segreteria del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e della Direzione Centrale per gli Affari Generali e sarà allestito presso lo Spazio Viterbi del palazzo della Provincia di Bergamo, posto a disposizione dal Presidente della Provincia Gianfranco Gafforelli.

Gli allestimenti museali, consistenti in tre percorsi espositivi di cui uno dedicato alla memoria di quanti hanno perso la loro vita nell’adempimento del dovere, uno intitolato «In nome della legge – tracce satiriche della Polizia italiana tra Otto e Novecento» e da ultimo uno comprensivo di uniformi e automezzi storici che hanno tracciato l’evoluzione del Corpo sino alle innovazioni odierne, sono stati curati dall’Ufficio Storico della Polizia di Stato che ha consentito l’esposizione di preziosi cimeli, anche di simulacri dell’armamento utilizzato in dotazione al personale.

La mostra che, in collaborazione con l’Ufficio provinciale scolastico, verrà visitata da venti istituti scolastici di istruzione secondaria, vedrà nella veste di tutor, studenti dell’Istituto Isis Giulio Natta di Bergamo, che formati dal personale di Polizia sui contenuti museali e sulla ratio dell’iniziativa delle celebrazioni, accompagneranno i loro coetanei delle altre realtà scolastiche bergamasche, alla scoperta della Polizia di Stato attraverso gli ultimi cent’anni di attività sul territorio; l’iniziativa verrà sostenuta anche dall’Associazione Nazionale Polizia di Stato Anps che presenzierà nei locali per tutta la durata dell’apertura al pubblico della mostra.

Presso lo spazio Viterbi verrà anche proiettato un filmato di 16’, montato a cura della Polizia Scientifica di Bergamo, sui principali eventi che hanno interessato la provincia orobica dal 1919 ad oggi, frutto di una accurata ricerca videografica effettuata presso l’Archivio di Stato, la Biblioteca Civica Angelo Mai, l’Archivio fotografico Sestini – Museo delle Storie di Bergamo, gli archivi Rai Regione e Istituto Luce di Roma, nonché presso gli archivi de «L’Eco di Bergamo».

Ai fini della presentazione grafica vi è stato il coinvolgimento di un’altra importante realtà scolastica: i simboli grafici dell’evento che compaiono sulle brochure di presentazione e sui totem sono infatti il prodotto della capacità creativa degli studenti del Liceo Artistico Giacomo e Pio Manzu’ di Bergamo.

Per l’occasione è stata realizzata anche una medaglia «dei cento anni della Questura di Bergamo» che raffigura una sintesi iconografica dell’assetto topografico della provincia di Bergamo, opera del Maestro ceramista agrigentino Domenico Boscia, nonché, in collaborazione con Poste Italiane un cofanetto di due cartoline e un annullo postale dedicato all’evento, che verrà presentato il 14 novembre presso la Questura.

Il giorno 14 novembre, quale evento clou delle celebrazioni è previsto un incontro, moderato dal Condirettore di Rai TG Regionale Roberto Pacchetti, a cui interverranno il Magnifico Rettore dell’Università degli studi di Bergamo Remo Morzenti Pellegrini, il Presidente della Provincia di Bergamo, il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori, e il docente di Storia contemporanea dell’Università degli Studi di Bergamo Federico Mazzei, che nell’occasione terrà una prolusione sul contenuto del libro «Polizia, ordine pubblico e lotta alla criminalità. Un secolo di storia della Questura di Bergamo» pubblicato da Unibg per l’occasione. Il convegno si concluderà con l’intervento del Capo della Polizia Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Franco Gabrielli.

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