Le mascherine di #Bergamomolamia
A breve centomila pezzi al giorno - Video

Prosegue a pieno ritmo la produzione di mascherine a km zero sul territorio della provincia di Bergamo.

#Bergamomolamia (Bergamo non mollare!) è il nome del progetto attorno a cui tre aziende bergamasche, RadiciGroup di Gandino, Plastik di Albano Sant’Alessandro e Santini di Lallio, con la regia di Confindustria Bergamo, hanno dato vita a una vera e propria filiera di produzione di mascherine anti batteriche per far fronte alle difficoltà dell’approvvigionamento e, in rispetto al Decreto Legge 18/2020 «Cura Italia», favorirne la realizzazione «in casa».

Le tre aziende, ciascuna con il proprio know how, hanno realizzato un prodotto di 9 strati in TNT (tessuto non tessuto) che ha superato i rigorosi controlli del Politecnico sulla traspirabilità, la filtrazione batterica e sulla resistenza agli schizzi. È attesa presto l’approvazione finale da parte dell’Istituto Superiore di Sanità.

#Bergamomolamia è il risultato del lavoro di un’intera filiera bergamasca a km zero per la produzione di uno degli elementi chiave per la lotta all’emergenza Covid-19, supportato da una task force ad hoc attivata nelle scorse settimane da Confindustria Bergamo: grazie alla strategica sinergia tra chi produce il tessuto, chi il taglio o il confezionamento, in poche settimane si è attivato un ciclo di produzione in grado di garantire 40.000 pezzi al giorno, ma che a breve arriverà a poterne contare 100.000.

È in corso una ulteriore collaborazione con altre aziende di confezionamento per l’allargamento della filiera. Nel frattempo sono arrivate a Confindustria Bergamo altre 80 richieste da tutta Italia per partecipare al progetto #Bergamomolamia. Un auspicio che travalica le valli orobiche e che vale per tutta l’Italia.

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