Le sfide per la Bergamo del futuro
Gori punta su demografia e ambiente

Nell’illustrazione dei progetti che la sua Giunta vuole realizzare nei prossimi cinque anni, il primo cittadino ha parlato sì di cantieri, strade e trasporti, ma soprattutto di azioni per trasformare il complesso tessuto sociale di Bergamo. Due pagine su «L’Eco» di martedì 29 ottobre.

«Abbiamo in testa la Bergamo del 2030». È un futuro che va ben oltre la conclusione del suo secondo mandato quello a cui guarda il sindaco Giorgio Gori. Nell’illustrazione dei progetti che la sua Giunta vuole realizzare nei prossimi cinque anni, le «linee programmatiche», il primo cittadino ha parlato sì di cantieri, strade e trasporti, ma soprattutto di azioni per trasformare il complesso tessuto sociale di Bergamo. Non sarà un’impresa semplice, lo ammette lo stesso Gori nell’illustrare le due grandi sfide: demografia e ambiente. Per la prima i fronti sono sostegno alla natalità, giovani, anziani e integrazione. Poi l’ambiente, tema che si traduce con «la protezione del suolo agricolo, l’integrazione della cintura verde intorno al parco dei Colli, il risparmio energetico per edifici pubblici e privati». E soprattutto il tema dell’aeroporto, «un’infrastruttura fondamentale per mantenere la dinamica dello sviluppo economico e allo stesso tempo fattore di sofferenza per migliaia di cittadini. Vogliamo introdurre ogni tipo di mitigazione per consentire a tutti i quartieri di rimanere sotto la soglia dei 60 decibel».

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