«Light is life», il primo weekend è da tutto esaurito: in migliaia per Città Alta illuminata

Capitale della Cultura. Le dodici installazioni luminose nel centro storico hanno attirato tantissima gente. Alla Rocca 1.500 persone in sole due ore. Code anche al Chiostro di San Francesco.

Anche domenica 19 febbraio tutti in coda per «Light is life». E se al momento gli unici numeri ufficiali sono quelli della Rocca - dove in due ore, si sono contati 1.500 ingressi e una fila di 40-50 metri -, l’impressione è che il primo weekend sia davvero andato tutto esaurito. Qualcosa, per intenderci, che come impatto ha ricordato a tratti, la sfilata di Mezza Quaresima o i Mercatanti trasferiti però nel centro storico. Anche al Convento di San Francesco, giusto per fornire un ulteriore dato, l’attesa per entrare nei due chiostri si è trasformata in un serpentone lungo fino al parcheggio di piazza Mercato del Fieno. Ma pure nel più defilato Tempietto di Santa Croce il flusso di visitatori è stato costante.

Città Alta illuminata a festa

La serata di venerdì 17 febbraio in Città Alta lo spettacolo delle luci

Beppe Bedolis/Giorgia Pollastri

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Qualcuno ha rinunciato, promettendo di tornare al più presto, ma in generale ha prevalso l’entusiasmo (testimoniato anche dal boom di foto sui social) per una «mostra» che non ha precedenti. Le dodici installazioni luminose in altrettanti luoghi - noti e meno noti - di Città Alta sono davvero piaciute. Dopo il successo dell’inaugurazione di venerdì sera, l’itinerario illuminato è stato percorso da migliaia e migliaia di curiosi, bergamaschi e turisti. «Siamo partiti molto bene – conferma l’assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti –, c’è molta curiosità per una forma d’arte contemporanea che arriva per la prima volta a Bergamo, portando, grazie ad artisti di fama nazionale e internazionale. Ci auguriamo che l’iniziativa prosegua con lo stesso entusiamo».

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