Sanità, 2 arresti nella Bergamasca
Sotto esame anche una gara al Bolognini

Giancarlo Marchetti e Giuseppe Nachiero. Sono i nomi dei due imprenditori bergamaschi arrestati nell’ambito dell’inchiesta «Smile». L’operazione è stata condotta martedì mattina dai carabinieri di Milano su ordine della procura di Monza.

I due sono accusati di associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d’asta e alla corruzione. Secondo l’accusa le società di cui Marchetti, residente a Bergamo, e Nachiero, residente a Ponte San Pietro, sono amministratori avrebbero approfittato di condizioni di favore per potersi aggiudicare le gare indette da alcune aziende ospedaliere lombarde. Secondo le prime informazioni sarebbe coinvolta anche la Servicedent.

Le indagini – si legge nell’informativa inviata dai carabinieri - hanno fatto emergere gli «effetti deleteri del continuo asservimento degli infedeli pubblici ufficiali e incaricati di pubblici servizi agli interessi di privati», dimostrando come «non solo sono stati violati i principi cardine di trasparenza, imparzialità, legalità, indispensabili per una buona amministrazione pubblica, ma si è determinata l’erogazione di servizi scadenti con ricadute, di natura economica e non, sia sugli enti pubblici che sui pazienti».

Le mogli (ai domiciliari) del consigliere regionale della Lega Nord Fabio Rizzi e del suo braccio destro Mario Valentino Longo, arrestati stamani per tangenti connesse all’ esternalizzazione dei servizi odontoiatrici in aziende ospedaliere lombarde, sono accusate di aver favorito l’interesse ritenuto illecito dei mariti intestandosi il 50% delle quote di società odontoiatriche aperte insieme ad un’imprenditrice definita dalla Procura di Monza la principale indagata nell’ inchiesta per corruzione, turbativa d’asta e riciclaggio. Le indagini, avviate nel 2013, vertono su un giro d’affari per oltre 400 milioni di euro e che ha smascherato un gruppo imprenditoriale che avrebbe vinto illecitamente gare d’appalto per l’esternalizzazione odontoiatrica con la compiacenza di undici funzionari all’interno dell’azienda sanitaria di Desio e Vimercate, dell’ospedale Maggiore di Milano, dell’ospedale Bolognini di Seriate (Bergamo), di Busto Arsizio (Varese) e Melegnano.

La vicenda del Bolognini non è nuova, quattro anni fa la sollevò l’allora consigliere regionale di Italia dei Valori, il bergamasco Gabriele Sola.

Stamattina i carabinieri hanno arrestato 21 persone per l'esternalizzazione dei servizi odontoiatrici negli ospedali...

Pubblicato da Gabriele Sola su Martedì 16 febbraio 2016

«Icarabinieri hanno arrestato 21 persone per l’esternalizzazione dei servizi odontoiatrici negli ospedali lombardi: corruzione, turbativa d’asta e riciclaggio. Mi occupai della questione poco meno di quattro anni fa, in Consiglio regionale. Se v’interessa, ecco qui l’interrogazione che indirizzai a Formigoni ed all’assessore alla Sanità. Io sono davvero curioso di seguire gli sviluppi della vicenda, e voi?» scrive Sola sul suo profilo Facebook.

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