Lontana dalla mamma e dal suo Paese
Il lieto fine di una vita partita in salita

«La sola cosa che si possiede è l’amore che si dà» dice Isabel Allende, ed è proprio questo a rendere davvero ricca la vita di Cristina Santiago. Come la celebre scrittrice (nata a Lima da genitori cileni), è di origine peruviana e assomiglia un po’ alle sue eroine, tutte donne tenaci e coraggiose.

Ha sfidato un padre violento per seguire la sua strada, è caduta e si è rialzata più volte, a dispetto di tutti gli ostacoli si è costruita una famiglia bellissima con il marito Andrea Persiani (papà bergamasco e mamma serba) e il loro bambino Filippo, che ha appena compiuto due anni. Un piccolo miracolo. Cristina ha 27 anni ma vive a Bergamo da quando ne aveva 13: «È stato mio padre a portarmi qui, come aveva già fatto con alcuni miei fratellastri più grandi, per offrirmi la possibilità di studiare in Italia». Per lei è stato un passo doloroso: «Ho dovuto lasciare mia madre e il posto dove sono cresciuta. Mio padre se n’era andato quando avevo solo quattro anni e non mi ricordavo più di lui, era ormai uno sconosciuto». Non ne parlava con nessuno ma gli educatori de «La fabbrica dei sogni» si sono accorti che qualcosa non andava, hanno notato che Cristina, di solito allegra e solare, era triste e taciturna, e portava addosso i segni di una vita familiare sempre più complicata.

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