Malore in auto, muore mamma di 6 figli
Vertova si stringe attorno alla famiglia

Luisa Barzasi, 38 anni, ha perso i sensi mentre era al volante della sua Panda. Rianimata per mezz’ora, ma non ce l’ha fatta. Paese scosso, Comune e parrocchia in campo.

Un malore improvviso l’ha colta mentre era in macchina. È morta così, venerdì 17 marzo a Vertova, una giovane donna del paese, Luisa Barzasi di 38 anni, madre di 6 figli. La donna si è accasciata sul volante della sua Fiat Panda che, senza più controllo, è finita contro una Volskwagen Golf. Inutili i soccorsi portati dai volontari della Croce Verde inviati sul posto dal 118: per la donna non c’è stato più nulla da fare. Il tragico episodio si è verificato attorno alle 15 in via Ferrari, all’altezza della rotatoria interna all’incrocio con via Roma e via Albini.

Luisa Barzasi viveva nella casa di via San Rocco a Vertova con la nonna Giuditta Balini, oggi settantanovenne, che a lei e ai sei figli ha dedicato la vita allevandoli, assistendoli ed educandoli. Dei tre figli più piccoli, due gemelli – un maschio e una femmina – frequentano la scuola materna, mentre un maschio la classe 5a delle scuole elementari. Luisa Barzasi aveva trovato lavoro a ore in una impresa di pulizie e, per via del carico familiare, la parrocchia e il Comune, in passato, le avevano dato aiuto e sostegno. Anni addietro aveva prestato servizio di volontariato per la Pubblica assistenza Croce Verde di Colzate, la stessa associazione che ieri l’ha soccorsa e ha cercato di strapparla alla morte. La salma è stata provvisoriamente posta nella Camera mortuaria del cimitero, ma i familiari, d’accordo con il parroco don Giovanni Bosio, hanno deciso di trasferirla nella chiesina di Lourdes. La notizia del dramma ha scosso la comunità di Vertova che si è mobilitata subito per portare aiuto alla famiglia colpita dalla disgrazia. Il sindaco Luigi Gualdi, tra i primi ad accorrere sul posto, si è premurato di avvertire le suore dell’asilo dove era uno dei gemelli e le maestre della scuola elementare del lutto che aveva colpito la famiglia. Il primo cittadino, con il parroco don Giovanni Bosio, l’ex parroco don Enzo Locatelli e il padre dei tre minori, Stefano Perucchini, ha preso accordi per garantire assistenza ai bambini.

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