Nembro, l’annuncio del sindaco
Noi i più colpiti, pronti ai test a tappeto»

Nembro e la Valle Brembana vogliono vederci chiaro: quante persone sono venute in contatto con il coronavirus? E poi, quali i numeri reali di positivi, falsi negativi compresi?

Se in Valle Brembana si è a livello di proposta - quella del sindaco di San Giovanni Bianco, Marco Milesi, di sottoporre tutti i cittadini della valle a un test sierologico - , a Nembro sembra questione di giorni.

L’annuncio è arrivato ieri sera, giovedì 9 aprile: il sindaco Claudio Cancelli, positivo egli stesso e ora immunizzato al virus, con il suo messaggio quotidiano sui social ha informato i cittadini che, «considerando che Nembro è stato il comune più colpito e che, dai dati in nostro possesso e che abbiamo elaborato, il numero delle persone venute a contatto con il virus è una quota rilevante dei cittadini, è importante riuscire a fare una mappatura per tutta la popolazione che permetta di sapere chi ha sviluppato gli anticorpi, e quindi è entrato in contatto col virus, e chi non ha ancora incontrato il Covid-19».

Un progetto molto ambizioso, «perché richiede procedure scientificamente validate - prosegue Cancelli - e ovviamente richiede uno sforzo economico importante». Ma il team scientifico c’è ed è al lavoro da settimane, le risorse pure. «Abbiamo avviato contatti, in particolare col Centro medico Sant’Agostino (da poche settimane sbarcato a Nembro con un poliambulatorio, ndr) che si è fatto promotore dell’iniziativa e ad oggi abbiamo una proposta scientificamente valida e la disponibilità di partner che assicurano oltre alla competenza tecnica le risorse economiche per realizzare il progetto».

Come si procederà? Più o meno come a Genova, Pordenone e in tante altre città: in modalità drive-in «cioè dall’auto, in prima battuta su un campione di 400 persone - spiega Cancelli - poi, sulla base dei risultati della prima fase, si procederà alla ricerca anticorpale su tutta la popolazione. Nella fase di validazione verranno utilizzate più metodologie cioè tampone, prelievo sierologico, test rapidi».

Test che inevitabilmente non si potranno somministrare in un ambulatorio e per questo il Comune ha già individuato «un paio di siti - aggiunge Cancelli - dove si potrà organizzare la fase di verifica sugli abitanti, direttamente dalle auto e con un sistema di prenotazione».

Prima però serve la validazione «da parte del Comitato etico del Papa Giovanni XXIII - spiega il sindaco -: il centro Sant’Agostino ha già presentato la documentazione al Comitato etico che speriamo settimana prossima possa riunirsi e dare l’ok».

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