Presentato il ricorso per il Bocia
«Attualmente non è pericoloso»

Com’era previsto, stamattina - lunedì 22 febbraio - l’avvocato Andrea Pezzotta, legale di Claudio Galimberti, il «Bocia», leader della Curva Nord, ha presentato ricorso alla Corte d’Appello di Brescia contro il regime di Sorveglianza speciale affibbiato recentemente al suo assistito: 18 mesi di restrizioni, tra le quali il divieto di uscire di casa dalle 22 alle 6.

Il tribunale di Bergamo, nel motivare la sua decisione, aveva parlato di «perdurante pericolosità», ma l’avvocato Pezzotta ha presentato ricorso puntando proprio sulla non pericolosità attuale del «Bocia» che non è stato coinvolto negli ultimi scontri tra ultrà e forze dell’ordine. I giudici, nel considerare Galimberti soggetto pericoloso, hanno evidenziato però due episodi abbastanza recenti, ovvero le minacce proferite all’indirizzo Giovanni De Biase, dirigente della Digos, in un’incursione in questura a settembre e l’aggressione a un ragazzo che l’aveva sorpreso scrivere la frase «Digos infami» su un muro a ottobre.

Vedremo cosa decideranno i giudici bresciani che hanno ora trenta giorni di tempo per fissare la data dell’udienza in cui verrà discusso il ricorso. Ricordiamo che sabato a Bergamo c’è stata una manifestazione di circa un migliaio di simpatizzanti del Bocia che hanno espresso la loro solidarietà al leader della Curva Nord sfilando fino allo stadio Comunale.

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