Quando non c’era il Donizetti...
Foto di gruppo al «Teatro Riccardi»

Storylab ci porta indietro nel tempo fino agli anni in cui sul Sentierone sorgeva il Teatro Riccardi, «papà» dell’attuale Donizetti. Fu il primo teatro in muratura della città e la sua storia fu piuttosto movimentata.

Lo scatto tratto da Storylab risale alla metà dell’800. Il «Teatro Riccardi» prende il nome da Bortolo Riccardi, un commerciante che edificò verso la fine del XVIII secolo il primo nucleo di teatro stabile della città nel luogo dove oggi sorge il Donizetti. La zona all’epoca veniva chiamata genericamente «Prato» e ospitava la «Fiera» di Bergamo: un insieme di baracche di legno in cui i mercanti esponevano i loro prodotti, baracche che nel 1740 furono sostituite da una costruzione in muratura. Insieme alle baracche venivano allestiti anche dei teatri in legno, che venivano smontati alla fine di ogni stagione.

Riccardi, senza curarsi delle polemiche che scaturirono dalla sua iniziativa, edificò il primo teatro in muratura. Le prime rappresentazioni partirono quando era ancora in corso la costruzione e l’inaugurazione ufficiale avvenne il 24 agosto 1791. Ma il sogno durò pochi anni: la notte dell’11 gennaio 1797 infatti il teatro fu distrutto da un misterioso incendio, forse doloso. Il caso dell’incendio si inserisce nelle tensioni successive all’arrivo a Bergamo, nel 1796, delle truppe francesi del generale Bonaparte. La città era divisa fra i seguaci dei francesi e quelli dei veneziani: l’ultimo Capitano della Repubblica di Venezia, Alessandro Ottolini, la notte del 7 gennaio fece distruggere il Teatro della Cittadella in Città Alta probabilmente per evitare pericolosi assembramenti, visto che il teatro si trovava nel perimetro della residenza governativa. Quattro giorni dopo andò in fiamme il Riccardi e gli oppositori di Ottolini collegarono i due episodi, accusandolo di aver ordinato anche il secondo incendio.

L’architetto Giovanni Francesco Lucchini, che già aveva progettato l’interno dell’edificio andato distrutto, fu incaricato di ricostruirlo: più imponente e abbellito da pitture a chiaroscuro del Bonomini, fu riaperto il 30 giugno 1800.E il nome «Gaetano Donizetti»? Arrivò nel 1897, in occasione del centenario della nascita del compositore. In quell’occasione fu anche rifatta la facciata, a cura dell’architetto Pietro Via: il teatro assunse così, oltre al nome, anche l’aspetto che conosciamo oggi. Ora il Teatro Donizetti di Bergamo si è avviato verso una nuova opera di ristrutturazione, prevista per la primavera del 2017: in attesa di vedere come sarà il nuovo volto di questo edificio storico della nostra città, ecco il confronto fra ieri e oggi nella foto interattiva qui sotto realizzata con uno scatto del nostro Beppe Bedolis.

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