Rapina e aggressione a Valtesse
Attraversa davanti alla volante: arrestato

Aveva rapinato un bar in via San Colombano con tanto di aggressione, ma nella giornata di domenica 22 novembre è stato arrestato dalla Squadra Mobile di Bergamo che era sulle sue tracce da diversi giorni.

Si trova in carcere Antonio Tomassini, classe 1961, residente a Roma ma senza fissa dimora, già noto alle forze dell’ordine. L’uomo aveva rapinato, con il volto coperto e armato di una pistola giocattolo, il titolare del bar Doma Cafè di Valtesse, portando via l’intero incasso dello scorso 8 novembre.

Già il personale delle Volanti della questura di Bergamo avevano arrestato Massimiliano Arrigo, nato a Napoli nel 1971 e residente a Seriate: quest’ultimo si trova ora ai domiciliari ed è accusato di essere stato «l’autista» del colpo..

Erano le 13,30 dello scorso 8 novembre quando il rapinatore ha fatto irruzione nel locale e si è fatto consegnare circa 300 euro, tutto ciò che era in cassa. Dopo aver spaventato la barista – una dei due soci del locale – ha tentato la fuga, ma è stato notato da un coraggioso vicino: «Ho visto – commenta una cliente della tabaccheria vicina al bar – il ragazzo della titolare della tabaccheria avvicinarsi all’uomo che si copriva il volto con una grande sciarpa e con degli occhiali da vista. Appena l’ha notato, il rapinatore gli ha puntato addosso la pistola che, fortunatamente, si è rivelata un giocattolo. Il tabaccaio, capito che l’arma non era reale, non ha esitato neanche un istante nel fermare il malvivente e l’ha rincorso nella fuga. Poco dopo la prima curva, c’è stata una colluttazione tra i due, con il rapinatore che ha colpito con il calcio della pistola ripetutamente sulla testa il tabaccaio».

Dopo lo scontro, il malvivente ha proseguito la corsa fino in una vicina strada privata, dove ad attenderlo c’era il complice a bordo di un’Audi A2 di colore grigio. Una volta che questi è salito in auto, il tabaccaio non ha potuto fare altro che memorizzare il numero di targa dei due fuggitivi.All’arrivo della Volante il tabaccaio, ancora stordito dal colpo, ha indicato chiaramente il numero della targa dei malviventi e questo ha consentito al personale intervenuto di risalire al legittimo proprietario.

Proprio sulla portiera dell’Audi, la polizia ha individuato un’impronta digitale che ha permesso di risalire al rapinatore: l’uomo era schedato nei database della Questura, ma risultava non rintracciabile. Fino a domenica 22 novembre quando, casualità vuole, proprio Tomassini, inavvertitamente, ha attraversato la strada davanti a una volante della polizia, in piazza Sant’Anna a Bergamo: gli agenti lo hanno notato e riconosciuto. Sono così scattate le manette e ora l’uomo si trova in carcere.

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